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“40 Secondi”, il film che racconta le ultime ore prima dell’omicidio di Willy Monteiro al Dream Cinema

Frosinone - Domani serata speciale con il cast del film “40 Secondi". Tra memoria, cinema e impegno civile

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Una serata carica di emozione, memoria e responsabilità collettiva: è quella in programma domani, venerdì 28 novembre, al Dream Cinema di Frosinone, dove alle 20:30 verrà proiettato in anteprima speciale “40 Secondi”, il film di Vincenzo Alfieri distribuito da Eagle Picture e tratto dal libro-inchiesta di Federica Angeli. Un appuntamento molto atteso, che vedrà la partecipazione del regista e di Justin De Vivo, il giovane attore che interpreta Willy Monteiro Duarte, il 21enne di Paliano brutalmente ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro.

La presenza del cast, insieme a rappresentanti delle Istituzioni e alle Associazioni che sostengono le vittime di violenza, dà un significato ancora più profondo a un evento che parla direttamente al cuore della comunità. Una comunità che quel delitto lo ha vissuto in maniera lacerante, perché la morte di Willy non fu solo un fatto di cronaca: fu uno schiaffo a un intero territorio, un trauma collettivo che ancora oggi interroga sulle radici della violenza e sulle responsabilità sociali ed educative.

Un incontro che unisce cinema e memoria

La serata prevede due momenti di confronto diretto con gli autori dell’opera:
• Introduzione al film, prima della proiezione, in cui Alfieri e De Vivo racconteranno le scelte narrative e il percorso creativo che li ha portati a ridare voce a Willy e a ricostruire il clima di quella notte tragica.
• Q&A finale, moderato da Romano Pigliacelli, durante il quale pubblico, studenti e associazioni potranno dialogare con il cast, approfondire i temi e condividere emozioni e riflessioni.

Un appuntamento che si preannuncia denso, anche per la partecipazione di tanti giovani e delle scuole: proprio loro, che più di tutti hanno trasformato Willy in un simbolo di coraggio, gentilezza e solidarietà.

Il film: le 24 ore prima della tragedia

“40 Secondi”, come spiega il regista nelle note di produzione, non è una semplice ricostruzione giudiziaria. Alfieri sceglie di raccontare le 24 ore che precedono l’omicidio, soffermandosi sulla quotidianità dei ragazzi coinvolti — vittima e aggressori — sulle fragilità, sugli squilibri, sulle tensioni che crescono in silenzio fino a quell’esplosione di violenza durata appena quaranta secondi. Quei 40 secondi che hanno spezzato una vita e aperto una ferita che fa ancora male.

Se il libro di Federica Angeli approfondisce i fatti documentati, il film punta dritto al cuore dello spettatore, cercando di restituire la “verità percepita”: il clima, le sensazioni, il non detto di quella notte. Uno stile asciutto, privo di retorica, con un linguaggio vicino ai giovani — musica, slang, dinamiche relazionali — per offrire una visione più profonda e complessa delle dinamiche che portano alla violenza e interrogare chi guarda sul tema della responsabilità individuale e collettiva.

Un’occasione per la città

L’evento al Dream Cinema non è solo un’iniziativa culturale: è un gesto di comunità, un modo per tornare a parlare di Willy senza morbosità, ma con rispetto, maturità e desiderio di cambiamento. È un invito a ricordare che quella notte non è stata solo una tragedia personale, ma una sconfitta di tutti: delle istituzioni, della società, delle relazioni.

E proprio per questo, un’occasione come quella di domani sera assume un valore particolare: quello di un richiamo alla consapevolezza, alla prevenzione, all’educazione alla non violenza.

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