“Con un miliardo di euro a favore del comparto primario, il Governo Meloni conferma ancora una volta la sua visione strategica del futuro del settore dimostrando con i fatti di essere quello che più di ogni altro ha investito in agricoltura”. È quanto dichiara il deputato Aldo Mattia, responsabile del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, commentando il pacchetto di misure a sostegno del settore annunciato dall’esecutivo.
“Risorse fondamentali, in particolar modo in questo momento di crisi – prosegue Mattia – per accompagnare la crescita e lo sviluppo delle imprese agricole ed agroalimentari del nostro Paese, frutto della lungimiranza del ministro Lollobrigida e della premier Meloni”.
Il piano
Il piano prevede uno stanziamento di 900 milioni di euro, suddivisi in tre tranche da 300 milioni ciascuna, destinati a sostenere altrettanti pilastri strategici del settore primario. In particolare, il fondo andrà a finanziare:
• la sovranità alimentare, con interventi su settori fragili come la coltivazione di frumento, soia e la zootecnia;
• il piano olivicolo nazionale, che prevede il reimpianto di oliveti con varietà resistenti e il ripristino della capacità produttiva dell’“Oliveto Italia”;
• l’allevamento Italia, per ridurre la dipendenza dall’estero, sostenere la produzione di carne bovina negli allevamenti nazionali e rafforzare la cosiddetta “linea vacca-vitello”.
Sono inoltre previste risorse per il ricambio generazionale in agricoltura e per finanziare la ricerca.
“Previste, inoltre – aggiunge il deputato – misure per le imprese agricole, di pesca e acquacoltura, che nel 2025 sono state colpite da epizoozie. Queste imprese possono avvalersi della sospensione per 12 mesi del pagamento della parte capitale della rata dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, in scadenza nell’anno 2026, stipulata con banche, intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia, previa presentazione di un’autocertificazione”.
“Nel complesso – conclude Mattia – si tratta della migliore risposta che potesse dare il Governo italiano al taglio della Pac proposto nell’ambito del Bilancio Ue Pluriennale”.