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Alex Fiacco, chi è lo chef di casa nostra che conquista palati e social

L'executive chef si racconta dalle origini ad oggi: “Adoro ‘sporcarmi le mani’ e credo di essere nato con il mestolo in mano”

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Ha 36 anni, è nato in Ciociaria, di professione e per passione fa lo chef in uno degli hotel più conosciuti della Capitale. La sua pagina Instagram, nella quale racconta le sue ricette, ha conquistato oltre 51 mila follower. Lui è Alessandro Fiacco, Alex per amici e seguaci, chef executive di casa nostra che è riuscito a conquistare i palati di migliaia di turisti di tutto il mondo e dei più noti politici, sportivi e vip d’Italia che al Singer Palace Hotel di Roma sono di casa. Qual’è il suo ‘ingrediente segreto’? Una passione smisurata per la cucina e, poi, come lui stesso scrive sul suo blog personale: “Adoro ‘sporcarmi le mani’ e credo di essere nato con il mestolo in mano”.

Più che una passione la sua è una vera e propria vocazione, di quelle che si sentono dentro sin dalla più tenera età. “Quando ero ancora troppo piccolo per raggiungere i fornelli, stavo in piedi su uno sgabello tentando di riprodurre le ricette di casa e amavo cucinare per me stesso e per la mia famiglia”. – Racconta Alex.

Quel bambino che stava in piedi su uno sgabello in cucina ha poi studiato, ha frequentato l’Istituto Professionale Alberghiero di Cassino ed ha fatto anche tanta gavetta: “Ho iniziato a lavorare come aiuto cuoco a soli 16 anni – dice – in Trentino Alto Adige, a Folgaria. Finita la stagione mi spostai a Savona, in un ristorante sul Mar della Liguria. Sono stati anni di formazione intensi ed impegnativi, poi sono tornato nella mia terra d’origine per affinare le mie capacità. Ho lavorato in hotel e ristoranti di lusso a Fiuggi, proprio lì ho incontrato i miei attuali datori di lavoro. Sono passati 18 lunghi anni da quando ho iniziato a lavorare con la famiglia Visocchi che è diventata la mia seconda famiglia, la mia seconda casa. Mi sento davvero di ringraziarli perché è anche merito loro se oggi sono arrivato ad essere quello che sono”. E oggi è, niente di meno che, alla guida del Singer Palace, l’elegante Boutique Hotel nel cuore della Roma antica, a pochi passi da Fontana di Trevi, e gestisce anche la cucina di Tenuta Giustiniana, incantevole location per eventi immersa nel verde del Parco di Veio.

Alex Fiacco

La cucina è il suo regno

In cucina Alex Fiacco passa gran parte del suo tempo, lì sperimenta, studia, assaggia, per non tralasciare mai nemmeno il più piccolo dettaglio: “La cucina è il mio regno – dice – è passione, studio, formazione. Io seguo corsi d’aggiornamento costantemente. Analizzo il target di clienti per studiare il menù più adatto alle loro esigenze. Negli ultimi quattro anni mi sono focalizzato su quelli del Singer, che ha una clientela internazionale molto esigente. Vogliono assaggiare i piatti della tradizione, piatti che io porto in tavola stando attento alla selezione delle materie prime che devono essere solo di primissima qualità”.

Il piatto più richiesto quando arrivano a Roma? Nemmeno a dirlo, sua maestà la carbonara. E, quando si tratta di piatti tipici della cultura culinaria italiana, lo chef ciociaro è irremovibile: “La vera carbonara si prepara con guanciale croccante, uovo e pecorino. Esattamente come per la vera parmigiana le melanzane vanno fritte. Va bene sperimentare, innovare, ma la tradizione va rispettata. Anche io propongo rivisitazioni dei piatti tipici ma vanno dati loro nomi diversi da quelli tradizionali”.

Da esperto executive chef Alex Fiacco sottolinea quanto sia cambiato negli anni l’approccio al cibo che, oggi più che mai, è cultura, tendenza, scoperta. Quello che i suoi clienti cercano negli ultimi anni è completamente diverso da quello che chiedevano in passato: “Oggi a tavola viene prima l’occhio e poi il palato. Tutto parte dalla buona composizione e presentazione di un piatto. L’impiattamento è importante tanto quanto la lavorazione attenta delle materie prime. Il connubio tra impatto visivo e gusto rende vincente il risultato finale”.

La soddisfazione più grande in questi anni? Per lo chef di casa nostra è sempre la stessa, quella di vedere i clienti soddisfatti, dalla prima all’ultima portata. “Quando il cliente si siede a tavola inizia un viaggio sensoriale tra sapori, profumi e abbinamenti che devono lasciarlo sorpreso. Come quando si scopre una nuova meta e si vuole tornare in quel posto per conoscere tutto quello che non si è ancora visto. Questo è il segreto per farli tornare”.

Come si vedrà tra dieci anni? Nemmeno a dirlo, in cucina. “Continuerò a studiare, a formarmi, perché la cucina è aggiornamento e studio continuo e costante – Dice Alex – E nulla va lasciato al caso”. Lasciamo Alex Fiacco nel suo regno, certi che avrà ancora tanto da raccontare e un futuro tutto da…Assaporare.

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