“Puttxxx per terra”, “Botte, botte, botte”, “Acchiappiamola da dietro e ficchiamocelo in…”, “Distrutta”, “Sgurgola a casa, per terra, zitta e cuccia”, “Vai Elisa, vai, ammazza porco…”, “Acchiappala per i capelli”. Sono queste alcune delle frasi shock urlate dai bambini che hanno assistito ed incitato la rissa verificatasi nei giorni scorsi presso il parcheggio di via San Magno, nel pieno centro della città di Anagni.
Dalle immagini – inviate alla nostra Redazione dai colleghi di Anagnia – si presume siano almeno una ventina i giovanissimi coinvolti, molto probabilmente di un’età non superiore ai 14 anni. Ad azzuffarsi alcune bambine, con i capelli curati, ben vestite, un velo di trucco: tutt’intorno la calca. Il gruppo incita, chi più chi meno, si urla la violenza, si incoraggia l’aggressione, si bestemmia, si insulta, si ride, anche quando la più debole è a terra, con l’altra sopra che le sferra dei cazzotti. Uno dei ragazzini addirittura le tira un calcio. Sarebbe potuto accadere il peggio, forse i bambini nemmeno avranno cognizione che la circostanza si sarebbe potuta trasformare in tragedia.
I video, registrati dagli stessi presenti e poi condivisi su vari gruppi WhatsApp, sono diventati virali in breve tempo, tra l’indignazione generale. La cosa che più fa pensare è che nessuna segnalazione, nessuna denuncia sia finora pervenuta alle forze dell’ordine.
I Carabinieri della Compagnia di Anagni hanno acquisito i filmati e tutte le notizie utili a ricostruire l’accaduto. Si sta procedendo ad identificare i protagonisti. Una vicenda che “verrà verificata fino in fondo”, assicurano le autorità. L’invito è ad uscire dall’anonimato, a non essere omertosi, a ricusare la logica dello spettatore senza alcuna responsabilità. Siano gli adulti a dare l’esempio, anche se non lo siamo stati fino ad adesso.