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Anziani soli, in estate aumentano le truffe: i raggiri non vanno in vacanza

Con l’assenza dei familiari, crescono i raggiri ai danni degli over 70: finti tecnici, nipoti in difficoltà, falsi operatori bancari

Immagine di repertorio
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L’estate è un periodo delicato per tanti anziani che restano soli, mentre figli e parenti si allontanano per le vacanze. Ed è proprio in questi mesi che si registra un aumento delle truffe e dei raggiri, messi in atto da malintenzionati che approfittano della solitudine e della vulnerabilità degli over 70 per colpire. Numerose le segnalazioni nelle ultime settimane da nord a sud della provincia di Frosinone. Altrettanto numerosi gli interventi delle Forze dell’Ordine per restare al fianco delle fasce deboli.

I truffatori non vanno in vacanza

Dal finto tecnico dell’acqua al falso carabiniere, passando per l’operatore dell’INPS o il “nipote disperato” che chiama chiedendo soldi: le modalità sono sempre più sofisticate e convincenti. I truffatori studiano le abitudini delle vittime, si presentano con tesserini contraffatti e si mostrano gentili e rassicuranti. L’obiettivo è sempre lo stesso: entrare in casa o farsi consegnare denaro e oggetti di valore. Allarmante, nelle ultime settimane in Ciociaria, la presenza di truffatori che avrebbero stordito le vittime per derubarle.

Le truffe più frequenti

  • Finto incidente del nipote: telefonata improvvisa da qualcuno che si spaccia per un parente in difficoltà, chiedendo soldi urgenti
  • Falso tecnico: si presentano alla porta per controlli a gas, acqua, luce, tentando furti o sostituzioni di banconote “false”
  • Finto operatore bancario: telefonate in cui si chiede di comunicare dati sensibili per “problemi urgenti” sul conto corrente
  • Truffe online e telefoniche: click su link malevoli, offerte di viaggi fasulli, richieste di pagamento via sms o WhatsApp

I numeri

Secondo le stime più recenti del Ministero dell’Interno, oltre il 70% delle truffe alle persone anziane avviene nei mesi estivi. Un dato che allarma, soprattutto nei piccoli centri e nei quartieri dove il controllo sociale è più debole.

Cosa possono fare i familiari

Parlare chiaramente con i propri genitori o nonni, spiegando che nessun ente manda operatori “a sorpresa”; attenzione ai numeri sconosciuti e ai falsi allarmi: in caso di dubbio, meglio non aprire e chiamare subito un familiare o il 112; controllare il vicinato: in caso di partenze, è utile chiedere a un vicino di passare a salutare o verificare se tutto procede al meglio; installare campanelli con videocamera, dispositivi salva-truffa o semplici segreterie telefoniche che filtrano le chiamate.

La parola chiave è prevenzione

Una telefonata in più, un messaggio, una visita ogni tanto possono fare la differenza. La solitudine estiva degli anziani non è solo una questione affettiva, ma anche di sicurezza. Parlarne oggi significa evitare un raggiro domani.

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