Prima le urla disperate della tata. Poi la tragica scoperta che colpisce anche la Ciociaria. Sono originari di Frosinone i genitori di Francesco Mangani, il bambino morto annegato a Santa Severa. Da tempo risiedono a Roma, ma in tanti se li ricordano.
Due, al momento gli indagati. Il sostituto procuratore Marina Mannu vuole, infatti, vederci chiaro su quanto accaduto sulla spiaggia lo scorso 5 luglio. Sott’inchiesta è finita la tata, anche lei del capoluogo ciociaro, e il bagnino dello stabilimento balneare.
La donna, che il piccolo chiamava ‘zia’, stando alla ricostruzione dei fatti, all’improvviso ha iniziato ad urlare perché aveva perso di vista Francesco. Bagnanti e personale del lido si sono immediatamente mobilitati.
Poco dopo il titolare dello stabilimento ha notato il corpo del ragazzino con la faccia riversa dentro l’acqua. Quindi il tentativo di rianimarlo. Successivamente è stato trasportato all’ospedale Bambin Gesù di Palidoro. Purtroppo, però, non c’è stato nulla da fare. Numerose le testimonianze raccolte dai carabinieri. La Procura ha anche disposto l’autopsia, che verrà eseguita nel pomeriggio di oggi, e servirà per chiarire la cause che hanno portato al decesso.