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Cagnolino investito e lasciato morire per strada dopo una sofferenza atroce: nessuno lo ha soccorso

Sora - Il drammatico episodio in via Sant'Antonio Fiorletta: chi lo ha investito non si è nemmeno fermato per sincerarsi sulle condizioni

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Uno scenario raggelante quello che in tarda mattinata si sono trovati dinanzi i residenti di via Sant’Antonio Fiorletta di Sora, la strada comunale che passa dietro il Cimitero della cittadina volsca ad arrivare a Valcomperta. Un cagnolino investito da un’auto giaceva a terra, morto sull’asfalto dopo atroci sofferenze, una lunga scia di sangue che esce dalla sua bocca e scorre sulla carreggiata. Per terra, accanto a lui, il collarino che i proprietari gli avevano messo intorno al collo, nel caso si allontanasse e perdesse l’orientamento.

Il cane, un bellissimo ed affettuoso meticcio, aveva una famiglia che lo amava ed adesso lo piange, impotente davanti al suo dolore, alla morte provocatagli da uno scellerato, al sangue che ha versato sul catrame. Non si sarebbe potuto fare niente per salvargli la vita: chi lo ha investito non si è nemmeno fermato, per sincerarsi sulle condizioni, per una carezza prima che esalasse l’ultimo respiro. Un atto umano, compassionevole, poteva quantomeno essere un gesto dettato dalla coscienza, la cognizione della responsabilità dell’accaduto. Purtroppo quello di oggi non è un episodio isolato, non è il primo animale domestico ad essere ucciso su via Sant’Antonio Fiorletta.

I residenti, chi è accorso, sono rimasti pietrificati davanti a questa immagine raccapricciante, che la redazione ha deciso di non oscurare del tutto per sensibilizzare chi guida e dimostrare quanta sofferenza, dolore, tristezza, possa generare un atteggiamento irrispettoso: se il conducente del veicolo si fosse attenuto al limite di velocità sicuramente l’impatto sarebbe stato meno violento, probabilmente avrebbe potuto evitare l’investimento con una opportuna frenata o una manovra repentina, l’amico pelosetto non sarebbe morto. E se al posto del cane ci fosse stato un bimbo ignaro?

I residenti di via Sant’Antonio Fiorletta sono stanchi di piangere i loro animali da compagnia, temono che si verifichi una tragedia: la strada di campagna è frequentata da bambini che giocano, persone che passeggiano, gente che va a trovare i vicini. L’appello al sindaco Luca Di Stefano «Pretendiamo che si installino dei dissuasori di velocità. Molti automobilisti percorrono via Sant’Antonio Forletta a velocità elevata, abbiamo paura per i nostri figli, per i nostri nonni, per noi stessi che qui abitiamo. L’Amministrazione Comunale si attivi con tutte le misure adeguate a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini».

Ricordiamo, infine, che il Codice della Strada impone l’obbligo di soccorrere tutti gli animali coinvolti negli incidenti stradali, che siano domestici o selvatici, non solo a chi ne ha causato il ferimento ma anche ai testimoni del sinistro. Prestare soccorso agli animali, così come per gli esseri umani, è un obbligo, non farlo è omissione di soccorso per cui si incorre nelle sanzioni previste.

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