Quando valori e sport diventano un connubio indissolubile: stavolta è proprio il caso di dirlo. E non è per niente una frase fatta. Il Frosinone Calcio si fa promotore e veicolo di integrazione attraverso il progetto solidale ‘Experience’, la cui rotta è stata tracciata questa mattina in conferenza nella sala stampa dell’impianto ‘Benito Stirpe’. Il direttore Marketing-Comunicazione e Rapporti Istituzionali Salvatore Gualtieri ha presentato l’iniziativa davanti ai media, accompagnato in questo importante evento dal presidente dell’Accademia Frosinone Luigi Lunghi e dal questore Domenico Condello.

A fare ‘gli onori di casa’ è proprio Salvatore Gualtieri che subito entra nel cuore del progetto, spiegando quanto segue: “Oggi abbiamo il piacere di presentare una nuova attività, promotrice di integrazione e riguardante i giovani, nata grazie all’Academy. Intendiamo utilizzare il calcio come strumento non solo di integrazione, ma anche di solidarietà, come un mezzo che migliori la qualità della vita attraverso la socializzazione, mantenendo a ‘distanza di sicurezza’ i ragazzi da situazioni potenzialmente pericolose. Difatti, i giovani coinvolti nel progetto Experience provengono da contesti socialmente svantaggiati. Ci siamo rivolti alle case famiglia, che subito ci hanno risposto con entusiasmo. Organizzeremo dei corsi trimestrali con le squadre dell’Academy, dall’under 18 in giù, con corsi trimestrali con 30 giovani delle case famiglia. I ragazzi si alleneranno con quelli dell’Accademia Frosinone, appunto, poi verranno portati anche a vedere la prima squadra, la serie B. Queste attività puntano ad implementare l’autostima, la fiducia in sé stessi, li aiuteranno a socializzare. All’iniziativa prenderanno parte ragazzi e ragazze, italiani ed extracomunitari. Oltre all’esperienza sportiva, ciò che ci preme è inculcare i veri valori dello sport, del calcio, dalla lealtà al rispetto, per compagni e avversari, passando per lo spirito di gruppo che è il sale di questa disciplina”.
Su un argomento così attuale e rilevante non poteva intervenire una figura di spicco come il Questore di Frosinone, Domenico Condello: “Ho ritenuto doveroso accogliere l’invito odierno e mettere la faccia in queste iniziative significative. I giovani sono l’anello debole della catena sociale, spesso abbandonati a loro stessi. Questo progetto merita di essere sottolineata per i valori che trasmette, come il sacrificio. È un’occasione unica per la vita di questi giovani e chissà, magari anche per la carriera…qualcuno potrebbe persino diventare veramente un calciatore e un punto di riferimento. D’altronde, come la storia ci insegna, sono tanti i campioni provenienti dalla periferia e da situazioni degradate e che con il calcio hanno trovato la loro dimensione e lo sbocco per il loro futuro”.
Prende quindi parola il presidente dell’Accademia Frosinone, Luigi Lunghi: “Innanzitutto voglio ringraziare Gianfranco Veloccia per le idee e il supporto costante. Inizieremo presto con il progetto Experience, il quale partirà con quattro case famiglia del territorio ad inizio gennaio. I primi 30 ragazzi saranno quindi ospitati fino a marzo, inseriti nei gruppi dagli 11 ai 18 anni, a prescindere se sappiamo giocare a calcio o no. Svolgeranno attività con le nostre squadre, si alleneranno e molto altro. Poi avremo il secondo ‘turno’, con altri 30 ragazzi che verranno inseriti, sempre gratuitamente, ad aprile, maggio e giugno. I giovani si alleneranno sui campi di Frosinone e Ripi, poi, a fine percorso, se c’è qualche ragazzo con requisiti a livello agonistico, sarà inserito in maniera definitiva nei gruppi. Ma in primis, ciò che ci interesse è favorire e incentivare l’inclusione nonché le opportunità e l’inserimento”.