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”Ceccano senza luci di Natale, città al buio”: l’attacco di Macciomei e Di Stefano

Grande Ceccano: “Dopo anni di iniziative, luminarie e partecipazione, il Natale 2025 segna uno stop. Siamo tornati indietro di vent’anni”

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Ceccano – Il Natale accende le polemiche con l’opposizione critica nei confronti dell’amministrazione Querqui rea – secondo Alessia Macciomei e Gianluca Di Stefano per “Grande Ceccano” di non aver previsto luminarie e attrazioni a tema.

“L’8 dicembre rappresenta per tutti l’inizio delle festività natalizie. Ovunque, anche nella nostra provincia, è un susseguirsi di iniziative ma soprattutto di accensione di luminarie. Ovunque, tranne che a Ceccano, interrompendo una striscia positiva che aveva retto, grazie ai privati con Ugo di Pofi in testa, anche alla gestione commissariale. Dal 2020 la nostra città con il format Accendi il Natale era diventata un esempio per tante altre realtà che iniziarono a lanciare, dopo il successo della nostra iniziativa, le luminarie in 3d a terra ed il contest fotografico di marketing territoriale connesso. Un balzo nella modernità, nel gusto estetico che giovava a Ceccano in maniera positiva a tutti i livelli. C’era un evidente risveglio dell’immagine della nostra città che oggi invece è tornata quella di una piazza buia, spenta, morta da un punto di vista delle luci, del commercio, delle iniziative al netto sempre di qualche impulso privato”. – Commentano Macciomei e Di Stefano.

“Siamo tornati indietro di 20 anni”

“I nostri giardini, le nostre rotatorie, gli snodi principali sono completamente bui e tristi, con buona pace di commerciati e soprattutto di famiglie e bambini che negli anni avevano animato i contest fotografici con partecipazioni entusiasmanti e sfide all’ultimo like. Siamo tornati indietro di 20 anni, questo è quanto. Tranne che per il quartiere dove risiede, vive e lavora il nostro sindaco. Lì è tutto un fiorire, a danno e discapito della città che torna nella logica infame di contrade e zone di serie A e di serie B. Riportandoci terribilmente indietro nel tempo, ad un passato davvero del quale non si sentiva la nostalgia.

Mentre negli anni scorsi, addirittura il 1° dicembre si riusciva ad accendere il Natale, grazie al lavoro dell’ex assessore Del Brocco in primis, oggi abbiamo solo una delibera datata 3 dicembre, con un impegno di spesa molto ridotto rispetto al passato, dove vengono dimenticate intere zone e se tutto andrà bene, dalla delibera alla messa a terra delle luminarie, passerà tra scelta di un operatore economico e burocrazia varia almeno un’altra settimana se non oltre. Quella che si preannunciava come l’amministrazione della rinascita, non fa altro che dimostrarsi invece, lenta, farraginosa, improvvisata, senza idee né voglia di fare”. – Concludono da Grande Ceccano.

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