Col bus rapid transit (Brt) ci sarà un peggioramento generale della qualità della vita della città. Torna a ribadirlo Anselmo Pizzutelli, capogruppo consiliare di opposizione. “Al netto delle scelte tecniche che, come detto in Consiglio, sono tutte discutibili e opinabili, voglio rimarcare il fatto che si perderanno 100-120 posti auto lungo il percorso. Col risultato di rendere più complicata la viabilità, peggiorando la qualità dell’aria e della vita in genere, visto che il traffico è fonte di stress, deprezzamento degli immobili oltre a costituire motivo di crisi delle attività commerciali. Alla scelta mai condivisa e mai accettata dalla cittadinanza di chiudere al transito veicolare davanti la chiesa, adesso andiamo ad aggiungere una corsia in sede propria su via don Minzoni, via Sacra Famiglia, via Puccini, già congestionate, facendo venir meno posti auto lungo la nuova piazza. Se io devo andare in farmacia solo là posso parcheggiare. Ma in via Puccini, dove c’è uscita e ingresso alla Pietrobono, c’è già caos. Siamo al limite del dispetto ai cittadini che sono utenti del quartiere”.
- Il sindaco ricorda che lei ha firmato il programma elettorale che includeva il Brt e che grazie alla sua vittoria lei è entrato in Consiglio comunale. Cosa replica?
“Quando io misi in discussione il progetto mi fu risposto che sarei stato il delegato allo Scalo e che avrei potuto contribuire ad apportare cambiamenti. In ogni caso non sono consigliere comunale grazie a lui: è lui che è diventato sindaco anche grazie ai miei voti ed anche quelli di Maria Antonietta Mirabella, Giovanni Bortone ed altri 6 colleghi usciti dalla maggioranza. E’ me adesso che le persone rimproverano: ‘mi hai fatto votare il sindaco’. Io ho fatto campagna elettorale per lui. Solitamente sono i consiglieri che fanno la campagna elettorale ai primi cittadini. Tornando al Brt vogliamo dire che l’idea iniziale era che il tracciato passasse in Sacra Famiglia, via Puccini? Il fatto è che ogni sei mesi annuncia una modifica: ad aprile ci fu una conferenza stampa per annunciare il nuovo percorso con tante motivazioni che evidentemente non erano forti, perché smentite dalla variante. Smentisce se stesso ad ogni variante”.
“Lui eletto sindaco coi miei voti, non io consigliere grazie alla sua vittoria”
- Qual è il punto?
“Se ti do un quadro economico in cui sono elencate le spese definite per il progetto mi chiedo se sia corretto poi impiegare oltre 60mila euro di risorse di casse comunali che avrei potuto utilizzare per rifare il tetto ad una scuola o acquistare giochi per i bambini per sostituire quelli guasti nei parchi della città. Oltretutto abbiamo realizzato opere già pagate a piazza Pertini e all’ascensore inclinato che adesso non hanno ragione d’essere. Poi non abbiamo soldi per mense, scuolabus, altalene e scivoli. In ogni caso se la scelta di via Puccini intende portarla avanti, rilancio l’idea di diversi anni fa di cui mi stavo occupando da delegato e lui ha stoppato, di acquistare il terreno accanto alla Pietrobono per allargare la strada, realizzare un parcheggio e un’area verde funzionale al quartiere ed alla scuola. Critiche e non proposte? No ne ho fatte a centinaia di proposte”.
- C’è un problema politico di delimitazione della maggioranza e di ricucitura nella coalizione iniziale: lo sostengono anche da Fratelli d’Italia ormai apertamente.
“E’ evidente che se una maggioranza ha perso 9 consiglieri, che hanno contribuito ad eleggerlo come sindaco e non il contraio, se anche coloro che ancora stanno in maggioranza hanno sollevato richieste e sottolineato criticità a cui si pensa di non dare risposte, è poi conseguente che i rapporti siano sempre più deboli e logori. Bisogna capire se, con l’avvicinarsi della campagna elettorale, verranno fuori le diverse anime dello schieramento. Sicuramente determinanti saranno le elezioni provinciali: se, sia da destra o da sinistra, non si dovesse trovare la quadratura del cerchio non è detto che gli schieramenti futuri saranno gli stessi che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Dopo di che, resto sempre dell’opinione che politica distrae dai problemi amministrativi”.
“Attacco a Retrosi? No, solo domande per chiedere chiarezza”
- A parte la polemica a margine della riduzione dei vincoli cimiteriali è parso che anche il fuoco di fila di domande all’assessore Retrosi celasse una strategia anti-Lega. E’ così?
“Non è così. Se l’assessore pensa che ci sia la volontà di colpire lui, la sua figura, pensa cose sbagliate. Governa un assessorato importante, quello ai Lavori pubblici, che non può non essere attenzionato. Se poi aggiungiamo il patrimonio con gli impianti sportivi, questione quest’ultima che grida vendetta in termini di capacità di gestione allora è chiaro perché arrivano interrogazioni e richieste di chiarimento. Se già l’anno scorso mi sono trovato nella condizione di fare delle proroghe, perché non ci si è nel frattempo attrezzati per i bandi. Io so dal giorno dopo dell’aggiudicazione che ho fatto la proroga, che dovrei arrivare a lavorare per l’anno successivo e non giungere ad agosto che si sta ancora pensando a redigere i bandi. E questo non è un aspetto prettamente tecnico ma deriva da un input politico”.
- Più attenzione alle concessioni, quindi?
“Non solo: non si possono annunciare interventi, fare i reel e diffondere comunicazioni social e poi non si sa manco se i lavori – tipo a Selva Piana – sono conclusi o meno, se sono stati certificati. Invito quindi ad una maggiore cautela nel fare annunci per la partenza dei cantieri. La stessa cosa è successa per l’ascensore inclinato a luglio dello scorso anno: ci fu l’annuncio ma poi ci si accorse che mancava un passaggio autorizzativo decisivo. Quindi sentire in consiglio la risposta a Mirabella – ‘mica apro il cantiere se manca un nulla osta’ – ha del surreale. Anche la domanda sul multicolor al Question Time, con risposta evasiva merita attenzione: sono tre anni che chiedo di sapere a quanto ammontano i residui. Non puoi dirmi solo che i soldi non bastano. Non bastano a fare cosa?”.
- Al di là della stretta attualità amministrativa è innegabile che un po’ tutti pensino già al rinnovo del Consiglio comunale. Qual è il suo pensiero?
“Che non si possono escludere terze vie. Forse è necessario per Frosinone un ricambio generazionale. Al resto dell’opposizione peraltro chiederei se è vera o finta per alzare prezzo e lasciarsi la porta aperta per il futuro”.