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Disordini durante Cassino-Savoia, il Principe Emanuele Filiberto al fianco del club ciociaro e contro i facinorosi campani

Emanuele Filiberto di Savoia, con forza, prende le distanze dall'accaduto, condanna i responsabili e li definisce ‘teppisti’

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Disordini durante Cassino-Savoia, gara del girone G di serie D, disputata lo scorso mercoledì presso l’impianto ‘Gino Salveti’ della città martire. Durante il match si era registrata un’invasione di campo con contestuale lancio di fumogeni da parte di alcuni facinorosi della tifoseria campana, i quali cercavano lo scontro con il pubblico locale. Di seguito il comunicato ufficiale dell’Asd Cassino Calcio che ringrazia il Principe Emanuele Filiberto per essersi schierato al fianco del club del Presidente Rossi ma precisa anche che l’impianto cassinate è a norma e quanto accaduto non ha a che fare con un mal funzionamento della struttura.

La nota ufficiale

Quanto accaduto nell’intervallo della gara Cassino – Savoia lo scorso 23 ottobre continua a destare sgomento in tutti coloro che hanno assistito ad una scena deplorevole, che merita di essere stigmatizzata e condannata. È perciò con soddisfazione e sollievo che il Cassino Calcio ha letto il comunicato stampa di Sua Altezza Reale Emanuele Filiberto di Savoia, che, con forza, prende le distanze dall’accaduto, condanna i responsabili – che, correttamente e senza sconti, definisce “teppisti” – e chiede anzi la collaborazione di tutti e in particolare di chi dovesse essere in possesso di video di quel giorno per individuare i responsabili, affinché possano essere puniti con le dovute sanzioni. Il Cassino Calcio apprezza molto questo segnale di vicinanza e di sincera partecipazione da parte del
Principe Emanuele Filiberto ed è consapevole del fatto che certi comportamenti nulla hanno a che fare con la genuina e sana passione dei tifosi veri, che con lealtà ed entusiasmo sostengono la squadra.

Abbiamo conosciuto la dirigenza della squadra di Torre Annunziata e i giocatori, che hanno dimostrato correttezza e signorilità. I gravi episodi di violenza sono riconducibili solo ad un gruppo di facinorosi, che restano casi singoli che dovranno essere individuati, isolati e puniti.
Al tempo stesso però, la società cassinate desidera precisare che: “Le strutture dello stadio Salveti, con particolare riguardo ai cancelli, rispondono a tutte le prescrizioni normative in termini di sicurezza che, come è noto, prevedono indicazioni molto precise per garantire, da un lato, le necessarie protezioni, ma, dall’altro, le giuste vie di fuga che, in caso di emergenza, devono essere facilmente raggiungibili e accessibili. Non è perciò imputabile ad un mal funzionamento o ad una cattiva taratura degli impianti l’invasione di campo compiuta da un gruppo di delinquenti, incapace di rispettare le regole del vivere civile, il fair play, le norme di un impianto sportivo. Altrimenti, per dirla con una boutade, potremmo quasi dire che, se un giorno dovessimo avere l’onore di condividere un pranzo con Sua Altezza Reale e qualcuno dovesse portare via l’argenteria con cui è stata apparecchiata la tavola, la colpa sarebbe di chi non ha custodito quelle preziose posate in cassaforte”.

Sappiamo invece che il vero cuore dei tifosi di Torre Annunziata è ben lontano da questi atteggiamenti e, per questo, speriamo ci siano altre e più felici occasioni di incontro. E auspichiamo anche che Sua Altezza Reale il principe Emanuele Filiberto vorrà un giorno visitare la nostra città, nella quale sarà nostro gradito ospite.

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