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Economia provinciale, Massafra: “Il sud trema ma il nord non ride. Niente infrastrutture adeguate”

L'idea che il nord della provincia tenga da solo grazie agli investimenti nel manifatturiero confutata dal segretario Cgil Frosinone-Latina

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Davvero è una provincia a due velocità quella di Frosinone? L’analisi era venuta sia dal segretario generale della Cisl Lazio Coppotelli che dall’Ugl e dal suo segretario provinciale Valente che ha in proposito anche redatto un documento economico e politico. Ma non del tutto d’accordo appare Giuseppe Massafra, segretario generale della Cgil di Frosinone e Latina: “Se il Sud della provincia trema, il nord non ride di fronte alla mancanza di infrastrutture adeguate, alla burocrazia politica spesso fatta di prebende, alla dispersione di risorse pubbliche e alla perdita di investimenti privati. Le conseguenze sono misurabili da molti indicatori, ma ne cito uno, il più significativo a mio giudizio: il tasso di emigrazione giovanile che rende questa provincia tra quelle a più alto tasso di abbandono in tutto il Paese. Lo sappiamo bene tutti che un territorio che lascia andare via i suoi giovani è un territorio che non ha futuro e sappiamo anche che l’unico modo per costruire il futuro è garantire lavoro. Non un lavoro purché sia, ma un lavoro che sia dignità, certezza, diritto, sicurezza. Non è Lavoro se è precario, non è Lavoro se è sfruttato. Non è Lavoro se devi rischiare la tua vita”.

Infortuni e morti sul lavoro, nel Sud Lazio urge una battaglia senza tregua

Secondo la Cgil, poi, Frosinone e provincia rappresentano un territorio in cui affermare il diritto alla sicurezza sul lavoro, deve essere battaglia senza tregua, “che non sopporta più l’ipocrisia del cordoglio. Nelle scorse ore a Strangolagalli un operaio è rimasto gravemente ferito mentre manovrava un carrello elevatore. Un altro lavoratore è morto per un malore in uno stabilimento specializzato nella produzione di pellicole alimentari a Frosinone. Due giorni fa, a Morolo, un operaio finisce in un dirupo col mezzo con cui manovrava i materiali ed è trasportato in codice rosso in ospedale. E potrei continuare in un lungo elenco di vicende, solo in questa provincia, che ingigantiscono la terribile lista di tragedie di questo Paese. Siamo vicini alle famiglie di questi lavoratori. Condividiamo con loro l’angoscia, la paura, il dolore per ciò che è successo, ma non possiamo più accettare il peso di questa angoscia”.

“Le piazze del Primo Maggio ci hanno ricordato il valore della libertà”

Il Primo Maggio 2025 è stato appena archiviato e Massafra ha concluso il comizio ad Isola del Liri: “il confronto fra istituzioni democratiche è un valore, non un orpello da demolire perché scomodo alla costruzione di un consenso polarizzato. Che il dialogo ‘aiuta a raggiungere mete di progresso come è stato con l’invenzione nel secolo scorso dello Stato Sociale’, diceva l’altro giorno il Presidente della Repubblica Mattarella da Latina. Ecco il significato delle piazze e della piazza di Isola del Liri, che ha attraversato la storia, ma che con la coerenza dei suoi valori rende il suo messaggio dirompente un messaggio attuale. Un messaggio che ci dice che la libertà, la solidarietà e la giustizia sociale sono termini che coincidono. Un messaggio che ancora una volta lavoratori, pensionati, disoccupati, giovani, meno giovani, uniti continuano a gridare”.

“Dare valore all’occupazione significa anche difendere la democrazia”

Intanto il 9% di chi ha un lavoro a tempo pieno e indeterminato versa in condizioni di disagio economico: “Oggi come ieri – analizza il segretario Cgil -, il fatto che le persone che lavorano sono povere, che devono pensare a sopravvivere, che non possono pagarsi la sanità, che dovranno pagarsi l’istruzione, determina la condizione per cui queste persone si separano dallo Stato, si separano dalla vita democratica. Se lo Stato non ti dà nulla pensi che la democrazia non ti dia nulla. C’è un solo modo per riprendersi la proprietà della propria vita ed è partecipare, ma nel suo significato più aulico. Partecipare alla vita pubblica, difendere la democrazia, che diamo per scontata, ma che oggi più che mai appare fragile. Affermare il Lavoro come valore assegnato dai nostri padri costituenti. Dare valore al lavoro significa esattamente promuovere il benessere delle persone e garantire che il lavoro non sia solo un mezzo per guadagnarsi da vivere, ma anche un’opportunità per il miglioramento della qualità della vita e per l’emancipazione della persona. Questo è il senso profondo della nostra Costituzione”.

“Il territorio ha vocazione allo sviluppo ma rischia lo stesso di vacillare”

Torniamo alla nostra provincia: quali prospettive? “È urgente affermare una cultura democratica e una precisa idea di società. Anche qui, in questo territorio. Un territorio che la sua vocazione allo sviluppo, all’innovazione, ce l’ha, ma che rischia di vacillare, in un Paese che non ha visione di sistema, che non ha una precisa idea di politica industriale e che per queste ragioni rischia di subire solo le conseguenze di una crisi infinita. In un Paese che indebolisce le istituzioni locali, sempre più sole e sempre più deboli e che a loro volta non costruiscono una visione di sviluppo territoriale. Il Primo Maggio appena celebrato a Isola del Liri – conclude Massafra – ci dice che, celebrando il lavoro, abbiamo ancora più chiaro anche sui territori di Frosinone e Latina che abbiamo celebrato i valori che esso porta con sè: il valore della democrazia, della libertà; il valore della coesione sociale, della solidarietà; il valore dell’umanità, che mette al centro la dignità delle persone e non le logiche del profitto; il valore della pace contro ogni forma di violenza; il valore della Resistenza contro ogni tentativo di prevaricazione; i valori della nostra Costituzione su cui si fonda la nostra Repubblica”.

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