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Frosinone, con Empoli un pari stretto…ma intanto i giallazzurri si godono il ‘titolo d’inverno’!

L’1-1 del Castellani lascia qualche rimpianto ma conferma la solidità dei giallazzurri, ancora primi in classifica

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Il Frosinone saluta il 2025 con un pareggio sul campo dell’Empoli, un risultato che non cambia gli equilibri in vetta ma che lascia sensazioni contrastanti. Da una parte la consapevolezza di aver giocato una gara di spessore su un campo difficile, dall’altra il rammarico per un successo sfumato proprio all’ultimo respiro. L’1-1 del “Castellani” mantiene i giallazzurri al comando della Serie B, con il Monza sempre all’inseguimento.

Tra i protagonisti c’è senza dubbio Palmisani, chiamato più volte in causa e sempre pronto a rispondere presente. Il portiere del Frosinone si fa trovare reattivo sulle conclusioni di Shpendi e attento nelle situazioni sporche create dall’Empoli. Sul gol dei toscani non ha responsabilità, lasciato solo da una dinamica difensiva difficile da arginare.

La linea arretrata regge bene l’urto, pur con qualche momento di sofferenza. Cittadini alterna fasi di difficoltà a interventi determinanti, mentre Monterisi offre una prova di grande concentrazione, riuscendo a contenere Nasti per lunghi tratti e garantendo ordine al reparto. Sulle corsie laterali spicca la prestazione di Marchizza, autore di una partita di spessore: da un suo cross nasce il gol del vantaggio giallazzurro, un assist di grande qualità che premia il movimento di Raimondo. Lo stesso Marchizza va anche vicino alla rete personale con un colpo di testa che esce di poco. Buona anche la spinta di Bracaglia, costante e coraggiosa: accompagna spesso l’azione e nella ripresa sfiora il gol con una conclusione pericolosa.

In mezzo al campo il Frosinone lavora tanto sul piano dell’equilibrio. Calò gestisce i tempi della manovra e garantisce ordine, anche se col passare dei minuti perde un po’ di brillantezza. Koutsoupias mette in campo corsa, fisicità e intensità, lottando su ogni pallone fino a quando le energie glielo consentono. Esce stremato, dopo aver dato tutto.

Sulla trequarti Gelli prova a cucire il gioco, muovendosi bene tra le linee soprattutto nel primo tempo, prima di calare nella ripresa. Davanti, uno degli uomini più vivaci è Ghedjemis: velocità, strappi continui e più di un pallone interessante messo in area, una presenza costante che crea apprensione alla difesa empolese.

Il gol del Frosinone porta la firma di Raimondo, bravo a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. La sua non è solo una rete pesante, ma una prestazione fatta di movimento continuo e disponibilità al sacrificio, sempre pronto ad attaccare la profondità finché resta in campo. Più complicata la gara di Kvernadze, chiamato soprattutto a un lavoro di lotta e pressione, senza riuscire però a costruirsi una vera occasione da gol.

Nel finale arriva l’episodio che cambia il giudizio complessivo sulla gara. Al 90’, sul primo pallone giocabile, Barcella ha la chance clamorosa per regalare al Frosinone una vittoria pesantissima, ma l’occasione viene incredibilmente sprecata. Un attimo che pesa, e che lascia l’amaro in bocca.

La lettura della partita di Massimiliano Alvini è chiara: Frosinone intenso, organizzato e coraggioso, ma meno brillante alla distanza. Il pareggio è un risultato giusto per quanto visto, ma l’episodio finale racconta di una squadra che ha ormai la mentalità per vincere anche queste partite. Il 2025 si chiude con il primato in classifica e con la sensazione che questo Frosinone abbia ancora margini importanti per crescere.

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