“Nessuna informazione pubblica è stata diffusa a Frosinone circa la pericolosità per la salute umana e ambientale del trattamento antizanzare previsto per oggi, che avviene peraltro in netto ritardo stagionale. Intervenire nei mesi estivi, quando gli insetti hanno ormai raggiunto lo stadio adulto, rappresenta una scelta inadeguata e potenzialmente dannosa”. – A lanciare l’allarme il Dott. Giovambattista Martino e la Dott.ssa Teresa Petricca consiglieri del gruppo FutuRa e membri di Medici per l’Ambiente.
“Da anni sono note le raccomandazioni sanitarie che indicano la necessità di agire nella fase larvale della zanzara, con trattamenti tempestivi e mirati, da eseguire tra marzo e maggio, utilizzando prodotti biologici innocui per l’ambiente e gli organismi viventi. – Proseguono.
È doveroso ricordare quanto segue:
1. Pericolosità degli insetticidi: i prodotti che verranno inevitabilmente utilizzati per la disinfestazione rappresentano un rischio per la biodiversità e per la salute umana e animale. La popolazione non è stata informata circa la composizione chimica degli insetticidi impiegati né sugli effetti reali della loro diffusione.
2. Avvertenze rivelatrici: il consiglio di tenere chiuse finestre e balconi, coprire arnie, voliere, gabbie e contenitori di alimenti per animali rivela implicitamente la presenza di un rischio concreto per la salute. I pesticidi impiegati possono sommarsi ad altri inquinanti già presenti nel territorio, con effetti di accumulo negli organismi viventi e nella catena alimentare, e potenziali conseguenze genetiche e neuroendocrine.
3. Efficacia discutibile dei trattamenti adulticidi: colpire le zanzare adulte produce effetti molto limitati. Solo una piccola parte degli esemplari viene effettivamente uccisa, mentre le zanzare rimanenti continuano a riprodursi. I nuovi nati, esposti a una selezione chimica, potrebbero risultare più resistenti ai trattamenti futuri, rendendo necessario l’uso di veleni sempre più tossici.
4. Assenza di prevenzione efficace da parte del Comune: l’amministrazione comunale non ha investito nei trattamenti preventivi primaverili a base di larvicidi biologici, innocui per l’ambiente, che avrebbero impedito la trasformazione delle larve in zanzare adulte, potenziali vettori di virus”.
Ciò, nonostante nostri i ripetuti interventi – evidenziano ancora i dottori Teresa Petricca e Giovambattista Martino i quali – già nella primavera del 2023, quando ancora facevano parte della maggioranza – avevano sollecitato con preoccupazione il Vicesindaco e l’Assessore all’Ambiente, senza ottenere alcun riscontro concreto.
Alla luce di quanto sopra, ci si trova oggi costretti a intervenire con trattamenti adulticidi chimici, che non possono rassicurare nemmeno quando si parla di “insetticidi a basso impatto ambientale ed altamente efficaci”, come riportato nel volantino diffuso dall’amministrazione comunale. Siamo davvero in linea con le evidenze scientifiche?” – Concludono i consiglieri.