Home Politica Frosinone – Forza Italia, giovani in rivolta: la frattura nel movimento provinciale

Frosinone – Forza Italia, giovani in rivolta: la frattura nel movimento provinciale

Forza Italia Giovani a Frosinone non vive più una fase di difficoltà interna: la situazione si è trasformata in una frattura politica

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La crisi che sta attraversando Forza Italia a livello giovanile in provincia di Frosinone non è più solo una questione interna: ormai ha assunto i contorni di una vera spaccatura politica. Nelle ultime ore sono arrivate al coordinamento provinciale le lettere di autosospensione di numerosi militanti e amministratori locali, tutti appartenenti al movimento giovanile. Una scelta che non arriva a sorpresa ma che, nei fatti, sancisce un malessere che era covato da tempo.

La scintilla: il caso Battaglini

Secondo quanto spiegato dai promotori dell’iniziativa, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la vicenda legata a Samuel Battaglini, già destinatario di una richiesta di espulsione avanzata dal segretario provinciale Rossella Chiusaroli. La solidarietà al giovane dirigente è stata immediata, ma la mancanza di segnali dai vertici nazionali ha portato a un progressivo allontanamento da parte di molti ragazzi.

Tra i firmatari figurano nomi noti della scena giovanile azzurra, come Francesca Fioretti (consigliere di Strangolagalli), Norberto Masi (vice coordinatore provinciale), Giorgio Russo (responsabile comunicazione), Francesco Motameni (Guarcino), Alberto Ruscito (Aquino), Matteo Piscitelli (Frosinone), Lorenzo D’Aguanno (Villa Santa Lucia) e Samuele Rossi (Patrica). Una lista destinata con ogni probabilità ad allungarsi nelle prossime ore, a conferma di un dissenso profondo e radicato.

Giorgio Russo: “Serve un impegno vero per i giovani”

A sottolineare la gravità del momento è intervenuto anche Giorgio Russo, già responsabile della comunicazione, che ha affidato ad una nota parole particolarmente nette:

“Un movimento giovanile deve rappresentare innanzitutto un luogo di confronto autentico, in cui le idee si incontrano, talvolta si scontrano, ma sempre nel rispetto reciproco. È da questa pluralità che nasce la vera crescita politica, personale e di squadra. In un partito liberale non è pensabile che non vi sia spazio per un parere discordante, né che venga meno il dialogo nei momenti più delicati. Purtroppo, negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una chiusura progressiva che ha svilito lo spirito originario del nostro movimento. Si è smarrito quel patrimonio di libertà, pluralismo e comunità che Silvio Berlusconi aveva posto come fondamenta del nostro impegno politico. Si è affermata una logica personalistica che non rispecchia più la sensibilità di ognuno di noi. Oggi non ci bastano più parole di circostanza: serve un impegno vero, capace di valorizzare concretamente il lavoro e le energie di ciascuno. È così che si investe davvero sui giovani, è così che si investe davvero sul futuro.”

Quale futuro per i ribelli azzurri?

La domanda che ora circola con insistenza è una: quale sarà il futuro di Battaglini e, con lui, di tutti coloro che hanno deciso di autosospendersi? Le ipotesi sul tavolo sono diverse: dall’avvicinamento alla Lega di Nicola Ottaviani, al possibile ingresso in Fratelli d’Italia o in Noi Moderati. In ogni caso, il segnale politico è già arrivato forte e chiaro: nel partito di Forza Italia in provincia di Frosinone il mondo giovanile non si sente più rappresentato.

Una frattura che, se non affrontata, rischia di minare non solo la stabilità interna del movimento, ma anche la capacità del partito di presentarsi unito alle prossime sfide elettorali.

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