Serie B – Nel giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, il Frosinone torna in campo tra le mura amiche per affrontare la Juve Stabia, fischio d’inizio ore 15. Attualmente gli uomini di mister Alvini stanno mostrando una forma smagliante, tanto è vero che sono reduci dall’importante vittoria esterna sul campo della Reggiana che li ha catapultati in seconda posizione a quota 28 punti. Di fronte si troveranno i campani, decimi della classe con 18 lunghezze. Le vespe vengono dall’importante pari con 2-2 con la capolista Monza (30). Proprio il club stabiese è stato protagonista in questa stagione di diversi eventi, dall’amministrazione giudiziaria a causa della scoperta shock delle infiltrazioni mafiose fino al recentissimo passaggio totale sotto l’egida della Brera Holdings con contestuale ricapitalizzazione. Tutti argomenti di cui abbiamo parlato con il collega Roberto Gioacchino Di Maio, direttore responsabile di Stabiachannel.it e corrispondente dell’agenzia di stampa Megapress, che ha offerto una panoramica sulla situazione della società avversaria.
L’analisi di Roberto Gioacchino Di Maio
Si aspettava questo tipo di campionato dalla Juve Stabia? In base agli obiettivi stagionali, l’ambiente è soddisfatto?
“Pur avendo perso pedine preziose durante la scorsa estate, la Juve Stabia in questa prima parte di campionato sta ripercorrendo le orme di un anno fa. Il ds Lovisa ha dovuto ridisegnare la squadra dopo gli addii, per fine prestito, di Thiam, Floriani Mussolini e Fortini e dopo la cessione di Adorante, che rappresenta oggi la plusvalenza più importante della storia gialloblù. La difesa dei pali è stata affidata a Confente, distintosi a Vicenza; le corsie esterne a Carissoni e al giovanissimo Cacciamani; l’attacco all’estro di Gabrielloni che, dopo un avvio di ottimo livello, sta pagando gli effetti di un infortunio che lo ha tenuto fermo per circa un mese a causa di una microfrattura al piede destro. In panchina si è poi registrato l’avvicendamento tra Guido Pagliuca, protagonista della promozione in Serie B e della cavalcata fino alla semifinale playoff per la A, e Ignazio Abate. La scelta, fin qui, sta producendo risultati positivi: il nuovo allenatore ha una visione simile a quella del predecessore ed è ripartito da basi solide per poi infondere le proprie idee. L’obiettivo resta chiaramente la salvezza; quanto di straordinario accaduto l’anno scorso non deve indurre a lasciarsi andare a voli pindarici. L’ambiente ne è consapevole e ha risposto con attaccamento alla maglia, anche se l’affluenza allo stadio è lontana dai numeri delle grandi occasioni”.
Moralmente e fisicamente come arriva la squadra all’incontro con il Frosinone? Quali recuperi sono previsti e chi rischia di non esserci?
“La Juve Stabia ha speso energie psicofisiche preziose nel recupero della decima giornata con il Bari, giocato giovedì. Da questo punto di vista i padroni di casa avranno il vantaggio di aver preparato la partita con una settimana tipo di lavoro. La lista degli indisponibili è lunga: l’assenza più pesante è quella di Varnier, infortunatosi il 18 ottobre nel derby vinto 2-0 con l’Avellino. A lui si aggiungono Battistella, Burnete, Morachioli e Zuccon, difficilmente recuperabili nell’immediato. Con appena tre giorni a disposizione bisognerà valutare anche altri elementi: Bellich ha accusato problemi al ginocchio e Gabrielloni è ancora alle prese con gli strascichi dell’infortunio. I prossimi giorni saranno determinanti. Sul piano morale, la squadra vuole dimostrare di poter fare bene anche in trasferta per conquistare punti preziosi in chiave salvezza”.
Piscopo esterno sinistro: soluzione sorprendente e molto efficace. Abate può riproporlo contro il Frosinone o era solo una scelta dettata dall’emergenza?
“L’impiego di Piscopo sulla fascia mancina è stato un’intuizione di Abate, proposta per la prima volta a La Spezia il 20 settembre, occasione dell’unico successo esterno finora ottenuto. Sulle corsie esterne il classe 1998 può sprigionare meglio la sua corsa, risultando decisivo in entrambe le fasi di gioco. Anche quando è stato impiegato da trequartista o seconda punta ha sempre garantito un prezioso contributo in non possesso. Va detto che sull’out sinistro Abate ha l’imbarazzo della scelta: finora si è distinto anche Cacciamani, talento 18enne scuola Torino, autore del momentaneo 1-1 a Padova e del gol vittoria al Menti contro il Palermo. Alla luce della caratura dell’avversario, è probabile che Piscopo parta favorito per la maggiore esperienza”.
Quale tipo di partita dobbiamo aspettarci al “Benito Stirpe”? Più coraggio o maggiore prudenza?
“Mister Abate chiede da settimane un miglioramento del rendimento esterno. Se in casa il percorso è eccellente, lontano da Castellammare sono arrivati solo 6 punti: 3 sconfitte, 3 pareggi e una vittoria (a La Spezia). Il dato più preoccupante riguarda la difesa, perforata 13 volte: in trasferta la Juve Stabia ha sempre incassato almeno un gol. Pesano i quattro rigori consecutivi assegnati contro, tutti dopo controllo VAR, compreso quello contestatissimo con la Sampdoria trasformato da Coda. Anche l’espulsione di Cacciamani a Catanzaro e il rigore prima assegnato e poi revocato col Monza hanno aumentato il malcontento verso la classe arbitrale. Allo Stirpe servirà una prova di grande equilibrio: a differenza delle gare di Carrara e Modena, occorrerà dare l’anima per restare in partita fino alla fine”.
Che idea si è fatto del Frosinone? Quali giocatori preoccupano maggiormente la Juve Stabia? Che gara si aspetta?
“Il Frosinone è una squadra ben strutturata e allenata con grande competenza da Alvini. Apprezzo molto Giacomo Calò, il cui talento è maturato qui a Castellammare tra il 2017 e il 2020: le sue geometrie e i suoi calci piazzati sono un’arma costante. La classifica marcatori parla chiaro: Ghedjemis, Koutsoupias, Raimondo e lo stesso Calò testimoniano quanto quella ciociara sia una vera ‘cooperativa del gol’. I sei risultati utili consecutivi e i 14 punti conquistati certificano lo stato di forma della squadra, che può lottare fino in fondo con Monza, Palermo, Venezia e le altre per la promozione. Mi aspetto una gara equilibrata, con la Juve Stabia che proverà inizialmente a contenere la spinta avversaria per poi colpire in contropiede. Alla distanza potrebbe incidere la stanchezza accumulata contro il Bari e la maggiore freschezza del Frosinone”.
Probabile undici iniziale?
“A meno di sorprese, Abate dovrebbe confermare il 3-5-1-1: Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Mosti, Leone, Correia, Piscopo; Candellone; Gabrielloni. Possibili ballottaggi: Bellich-Stabile (il primo ha fastidi al ginocchio), Leone-Pierobon, Piscopo-Cacciamani”.
Che impatto ha avuto sull’ambiente il passaggio totale a Brera Holdings?
“Lunedì la Brera Holdings (o Solmate) ha acquisito il 48% delle quote dall’ex patron Langella, diventando socio unico del club: un momento storico, la prima Juve Stabia completamente in mani straniere. La squadra ha accolto positivamente la novità, anche perché la multinazionale ha sempre rispettato gli impegni presi nell’ultimo anno. I tifosi sperano in un futuro che unisca solidità e ambizione”.
La ricapitalizzazione consentirà investimenti già a gennaio?
“Gennaio sarà un banco di prova importante. In estate la società ha puntato sulla linea verde ma molti giovani, tranne Stabile, Cacciamani e Burnete, non sono riusciti a ritagliarsi spazio. È possibile che qualcuno rientri alla base per poi essere girato altrove, lasciando vuoti da colmare. Alla luce dei molti infortuni, sarebbero auspicabili un difensore per la destra della linea a tre, un esterno per far rifiatare Carissoni e soprattutto una punta strutturata non arrivata in estate. Lo scorso anno gennaio fu caratterizzato dalla plusvalenza Folino e da una spending review; stavolta i tifosi sperano in dinamiche diverse. Due anni fa, proprio a inizio gennaio, arrivarono Adorante e Mosti: sognare è lecito, nel rispetto della sostenibilità”.
Che ripercussioni ha avuto la vicenda delle infiltrazioni criminali?
“Il 21 ottobre la Procura ha disposto l’amministrazione giudiziaria della Juve Stabia a seguito dell’infiltrazione del clan D’Alessandro in aziende esterne che curavano servizi durante le gare. Alla dirigenza, estranea ai fatti, è stato contestato solo l’omesso controllo. Il club ha collaborato sin da subito con gli amministratori giudiziari Scarpa e Ferrara. Il percorso di bonifica è stato immediato: dopo il rinvio della gara col Bari, si è rapidamente individuata una nuova data per giocare contro il Palermo, partita poi vinta 1-0. L’amministrazione durerà un anno e permetterà di ripulire il tessuto esterno. La giustizia ordinaria seguirà il suo corso, ma non sono previste ripercussioni sportive né penalizzazioni. Ambiente e tifosi si sono rasserenati”.
A lungo termine, dove possono arrivare Frosinone e Juve Stabia?
“Il Frosinone ha tutte le carte in regola per inserirsi nella lotta alla promozione in Serie A. La Juve Stabia deve pensare innanzitutto alla salvezza. Il percorso da qui alla sosta è impegnativo: dopo Frosinone, le vespe affronteranno Empoli, Cesena e Sudtirol. Tappe decisive per la permanenza in categoria”.
