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Frosinone, maggioranza riunita sul progetto logistico da mille posti di lavoro. FI non partecipa

Il 28 maggio approderà in Consiglio la realizzazione di un grande polo logistico sull'area ex interporto: la maggioranza cerca l'allineamento

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Anche se si tratta del progetto della società Escas Srl a Frosinone, finalizzato alla realizzazione di un impianto logistico e di servizi, tutti lo definiscono come il magazzino di Amazon. Al di là delle parole per descrivere l’operazione è chiaro che è troppo importante per essere presa alla leggere dalla maggioranza dei sindaco Riccardo Mastrangeli: occorre giungere in Consiglio comunale con una posizione chiara e allineata. Per questo è stata convocata una riunione della coalizione di governo – nella serata di oggi, 22 maggio -, dopo l’adesione all’intervento da parte del Consorzio industriale del Lazio e visto che è richiesta una variante urbanistica da cristallizzare in un vero e proprio accordo di programma tra l’amministrazione comunale, la Regione Lazio, l’ente presieduto dal commissario Raffaele Trequattrini e la società.

Il “Progetto Gruppo Ziaco” promosso dalla Escas Srl prevede la realizzazione di un parco logistico di rilievo sovracomunale, con una superficie utile lorda di oltre 200.000 mq e la creazione di più di 1000 posti di lavoro. Sono incluse opere infrastrutturali pubbliche, come nuove strade, rotatorie e collegamenti viari, che migliorino la viabilità e favoriscano lo sviluppo del territorio. Anche se secondo i proponenti il progetto rappresenta un’opportunità strategica per lo sviluppo industriale e logistico della zona, contribuendo alla crescita economica e al miglioramento delle infrastrutture locali, non mancano le obiezioni sia in Consiglio comunale che tra i cittadini sull’impatto ambientale previsto, soprattutto dal traffico pesante da e per le zone di via Selva dei Muli, via Selvotta: l’area dove sarebbe dovuto nascere l’interporto del capoluogo.

La riunificazione del centrodestra ok a Roma ma arranca nel capoluogo

Sulle questioni relative all’intervento torneremo, quanto a quelle amministrative e politiche è chiaro che il fatto che la variante Escas giunga in Consiglio comunale, nella seduta convocata per il 28 maggio al primo punto all’ordine del giorno, impone che la maggioranza torni a riunirsi ed a parlarsi con franchezza, cosa che ha suggerito anche di invitare i tre consiglieri comunali di Forza Italia, Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia e Christian Alviani.

L’idea di un vertice della coalizione di governo cittadina è venuta a tutto l’ufficio di presidenza a partire dal presidente del Consiglio comunale Max Tagliaferri, per proseguire con il FdI Marco Ferrara e col primo cittadino. Per Forza Italia è stata una chiamata importante. Ma potrebbe diventare se non l’ultima poco ci manca, secondo qualche osservatore. Anche perché se a livello regionale i leader dei tre partiti (il forzista Claudio Fazzone, il meloniano Paolo Trancassini ed il leghista Davide Bordoni) sembrano aver concordato nel voler ricomporre l’unità della coalizione anche a Frosinone, proprio a Palazzo Munari il processo di riappacificazione arranca. Le richieste di Forza Italia (a partire dai due assessorati dopo l’azzeramento dell’esecutivo) non passano e la mediazione non pare neanche all’orizzonte. In questo quadro si inserisce la lettera di risposta all’invito a partecipare all’incontro in sala giunta stilata da Forza Italia (firmata dai tre consiglieri comunali e da Valentina Sementilli in qualità di responsabile dell’organizzazione di FI Frosinone) e indirizzata al sindaco Mastrangeli. Un rifiuto lasciando però alla fine uno spiraglio.

Cirillo, Scaccia, Alviani e Sementilli: “Disattenzione verso le nostre richieste”

“Pur apprezzando l’intento di convocare un incontro, dobbiamo rilevare che il contenuto della Sua nota risulta, purtroppo, generico e inadeguato, specialmente nei confronti di un partito politico come Forza Italia, che si è sempre contraddistinto per il suo impegno e la sua storicità in questo territorio – si legge nella missiva -. La mancanza di dettagli specifici riguardo gli argomenti all’ordine del giorno e il contesto della riunione risultano essere un segnale irrispettoso nei confronti di Forza Italia e dei suoi rappresentanti, che hanno sempre cercato di contribuire in modo costruttivo alla vita amministrativa della nostra comunità. È difficile non percepire in questo approccio un’incomprensibile disattenzione verso le richieste politiche e amministrative che il nostro partito ha formalmente avanzato nel corso del tempo, richieste fino ad oggi inascoltate e mai adeguatamente considerate. In un contesto politico che si fa sempre più complesso, la Sua scelta di non chiarire pubblicamente con chi sta governando e con quale visione politica intenda andare avanti, lascia un senso di totale disorientamento. Forza Italia meritava un dialogo aperto e sincero sulle questioni che riguardano la nostra comunità. Ad oggi, però, ci troviamo a fronteggiare un silenzio strisciante tanto quanto i dubbi che esso alimenta”.

“Vanno approfondite le linee guida sulla città e azzerato l’esecutivo”

“Tutto questo – secondo i consiglieri e la dirigente di Forza Italia Frosinone – ha portato ad una stagnazione decisionale che potrebbe danneggiare gli interessi dei cittadini, i quali, dal canto loro, si aspettano dai loro rappresentanti una leadership chiara e unitaria. In un clima di incertezza come quello attuale, la trasparenza e la coerenza dovrebbero essere pilastri fondamentali, eppure sembrano sempre più distanti. Forza Italia, dunque, ribadisce quanto detto più volte: occorre necessariamente un ampio approfondimento delle linee guida su Frosinone attraverso un imprescindibile azzeramento di giunta poiché è impensabile che si è deciso di aprire a forze politiche di una parte del centrosinistra e, quindi, di aver dato luogo ad un nuovo accordo di maggioranza anziché riportare la coalizione di centrodestra alla formazione politica iniziale che Le ha consentito di vincere le elezioni comunale del 2022”. La porta accostata e non sbattuta la si legge nell’ultima frase: “ci riserviamo di valutare la partecipazione alla riunione in base all’evoluzione di questa situazione”.

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