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Frosinone, Mastrangeli perde l’aplomb e punta i piedi. La posizione dei “Cinque” astenuti

Question time e seduta ordinaria si saldano per la lunghezza degli interventi. Il voto sugli equilibri puntualizza i confini della coalizione

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Negli scacchi l’attacco “a raggi x” non è una minaccia immediata ma punta a mettere pressione all’avversario. A giudicare dalle risposte nette e taglienti date dal sindaco Riccardo Mastrangeli, riservate soprattutto al consigliere Pasquale Cirillo e comunque anche ad altri esponenti del “Gruppo dei Cinque dell’appoggio esterno” a partire da Maurizio Scaccia e Anselmo Pizzutelli, la tattica è riuscita. Così il primo citadino è parso in qualche misura scalfito nell’imperturbabilità che l’ha contraddistinto durante la lunga verifica di maggioranza. E in ogni caso un passo in più nella presa di distanze tra coalizione di governo e dissidenti stavolta è stato compiuto. Infatti oggi il primo cittadino deve riflettere su quale peso dare all’astensione che i Cinque hanno espresso su un documento di rilevanza politica oltre che tecnica – qual è l’assestamento di bilancio – presentato in assise dal contestato (da Scaccia) assessore al Bilancio, Adriano Piacentini. E’ un po’ questo il succo della seduta, mista tra “question time” e adunanza ordinaria, che ha occupato 3 ore e mezza di dibattiti nell’aula consiliare di Palazzo Munari e che ha visto l’ingresso in assise del neo consigliere Marco Sordi, entrato al posto di Mauro Vicano, oltre all’annuncio del nuovo assessorato per Laura Vicano (Digitalizzazione, innovazione tecnologica e smart city). Certo sulla surroga ma anche sul voto relativo all’assestamento di Bilancio c’è stato un bel gioco di assenze temporanee ben studiate in aula. Ma noi restiamo a quel che è accaduto sulla ribalta.

Forza Italia, Scaccia tenta di regolare i conti in Consiglio con Piacentini

Partiamo dallo scambio tra Scaccia e Piacentini, nel quale si è inserito anche Cirillo. Un esito inevitabile viste le posizioni assunte da Forza Italia in polemica con FdI e Lega anche a livello regionale. Frosinone e a pieno titolo in quello scacchiere ed in provincia Rossella Chiusaroli esegue, con tutta evidenza, direttive del coordinatore regionale Claudio Fazzone. Per questo Maurizio Scaccia ha potuto affermare: “In qualità di capogruppo di Forza Italia, sentiti i vertici provinciali e regionali del partito, chiedo formalmente all’assessore Piacentini se intende mantenere l’assessorato o se intende presentare le dimissioni. Sono mesi che aspettiamo la tua risposta e non abbiamo avuto il piacere di avere giustificazioni per questo ritardo. Non pensare che il partito ti aspetti a braccia aperte – ha poi scandito Scaccia – quando tornerai come il figliuol prodigo, perché il sindaco sarà costretto a chiederti lui le dimissioni. Se oggi non farai chiarezza provvederemo a chiedere la tua espulsione dal partito al collegio regionale dei probiviri per evidente discordanza del tuo comportamento con la linea del partito”. Immediata la reazione di Piacentini: “Rilevo che il tema sollevato nei miei confronti non è da discutere in un consiglio comunale. Sappia che io ho dato tanto a quel partito prima che lei ci fosse entrato, magari aveva i calzoncini corti quando io c’ero”. E’ a questo punto che è intervenuto con veemenza Pasquale Cirillo chiedendo rispetto per Scaccia, quale consigliere ed esponente politico che esprimeva semplicemente una linea di partito. Di rimando l’assessore al Bilancio apostrofava Cirillo: “Forse lei deve dire prima di tutto se parla come capogruppo di Frosinone Capoluogo o come Forza Italia. Quello che sollevate non è tema da Consiglio comunale. Questa è una sede in cui non vengono discussi problemi politici. E comunque non devo dare risposte a lei, ‘quisque de populo’. In ogni caso non ho certo intenzione di ritornare ad incontrala. Anzi, fino a quando c’è lei io non ritorno”. Insomma il linguaggio descrive senza ombra di dubbio una rottura tra Piacentini ed il gruppo forzista, all’apparenza irricomponibile.

Impianti sportivi, Angelo Pizzutelli e Francesco Pallone coi “guantoni”

Vale la pena dar conto anche delle parole avvelenate che si sono scambiati il consigliere comunale dem Angelo Pizzutelli ed il consigliere delegato allo sport Francesco Pallone. L’esponente pd ha toccato il tema dell’impiantistica sportiva peraltro come avvenuto spesso. Probabilmente non pensava neppure di scatenare il putiferio. “Ho ascoltato la sua replica – ha esordito rivolgendosi al sindaco Mastrangeli che aveva risposto a Fabrizio Cristofari – convinta che le cose stiano andando bene e che ci sia soddisfazione per risultati. Io intendo, invece, porre l’accento su quanto non si sta perseguendo e, soprattutto, sull’incertezza determinata in seno agli sportivi e ed all’universo associazionistico. Bisogna, ad esempio, comprendere il destino dello stadio del nuoto per il quale è in scadenza l’ennesima proroga: il 31 agosto. E abbiamo appreso delle posizioni piuttosto complicate che l’attuale gestore, la Federazione Italiana Nuoto, avrebbe espesso sul futuro dell’impianto. Vorrei porre una riflessione: si parlava anche della palestra Coni che avrebbe dovuto da tempo vedere qualche fattezza e qualche ipotesi di cronoprogramma: ad oggi ancora non c’è data di avvio lavori, non sappiamo se c’è stata revisione del quadro economico. Il mio vuol essere più un monito o un appello piuttosto che un’interrogazione”.

Dalle 150 e-mail sul palazzetto Coni alla gara per lo stadio del nuoto

Invece l’effetto dell’esortazione pizzutelliana è stato dirompente. il delegato allo sport Pallone ha esordito: “Rimango basito. Da persona come te, che si è qualificata come uomo di sport, sento parlate di incertezza sugli impianti sportivi. Lo smentisco fermamente e con gli atti non a chiacchiere. Noi lavoriamo costantemente, non so da quella parte. Nel solo 2024 abbiamo realizzato in città ben 53 eventi di sport, di rilevanza locale, provinciale, regionale e nazionale. Il tutto sfruttando quelle strutture sportive di cui parlate sui media solo in maniera strumentale. Il Palazzetto Coni non è di nostra proprietà ma di “Sport e Salute”. E’ stato chiuso dal 2017″ – 2019 precisa subito Angelo Pizzutelli – “Ma la palla nonostante le 150 email non è nostra. Tu continui a dire cose inesatte ed a buttare fumo. Al Palazzetto ho fatto 10 sopralluoghi e ad oggi “Sport e Salute” ha ulimato i progetti ed a settembre verrà nei nostri uffici per dare impulso alla gara che resta di competenza della proprietà. Aggiungo che tante cose non dipendono dal Comune. Il Campo Coni sarà oggetto di riqualificazione da parte del Comune: da qui ad un mese rivedremo le stazioni termiche con una spesa di 20mila euro. La pista di atletica verrà rifatta: forse lei ha visto in tv l’assessore Elena Palazzo che ne parlava. Il Palazzetto Casaleno di viale Olimpia è un fiore all’occhiello, non come lo fate sembrare voi sui giornali. Struttura all’avanguardia per illuminazione e pavimento: vi si svolgono uno o due eventi a settimana. Non vi limitate a passare con l’auto davanti, venite a visitare gli impianti e le attività che vi si svolgono. Stadio del nuoto: fate il discorso della Federazione che il 31 agosto va a casa. Mi chiedo: li leggete gli atti? Il 31 agosto va a casa perché l’affidamento diretto alla Federazione non si può fare. La Fin non partecipa alle gare pubbliche per scelta propria. Abbiamo chiesto un partenariato a Regione Lazio, Coni e “Sport e Salute”. La Federazione aveva chiesto un contributo sulle utenze, cosa sbagliatissima perché altrimenti avremmo dovuto dare contributi a tutte le federazioni. Tra domani e dopodomani verrà pubblicata una manifestazione di interesse con gestione della piscina per 12 mesi e, contestualmente, avvieremo una gara pubblica per la gestione anche a tutela dell’associazione operatori, delle persone con disabilità, degli istruttori di palestra e dei bagnini, che verranno inclusi in una clausola sociale. Chi subentra dovrà inglobare anche queste persone”.

Angelo Pizzutelli voleva fare un monito ma si ritrova a dire: stai sereno

Replica di Pizzutelli: “Intanto consiglio al consigliere delegato di stare più sereno perché comprendo la situazione avendo l’amministrazione residuato lo sport e mera delega senza portafoglio e senza struttura. Il consigliere Pallone, oltre agli insulti nel sostenere che da questa parte non si lavora, deve stare più sereno e affrontare il dibattito nel giusto verso e non a livello personale. Se lei mi dice dove riceve le persone che vengono a lamentarsi, le mando a parlare da lei. So solo che abbiamo perso una serie B di Pallanuoto perché il Comune ha fatto scena muta. Scenda dal piedistallo. Lei non partecipa alle riunioni di commissione. Quale sarebbe il problema di un sano confronto? Lei potrebbe in quella sede spiegare ai suoi colleghi, e non in modo accidioso, quello che sta realizzando”. Pallone ha rintuzzato ricordando di essere stato presente in commissione ma di non aver ascoltato una sola proposta sugli impianti sportivi. Polemiche da parte di Mirabella, Cirillo, Bortone, Crescenzi, lunghissime e rilevanti questioni sollevate da Anselmo Pizzutelli, interrogazioni da Iacovissi, interventi da Caparrelli, Cristofari e Venturi. Ma torneremo nei prossimi giorni su tanto materiale.

Verifica degli equilibri di bilancio: la maggioranza si riduce a 16 “sì”

Durante la seduta ordinaria l’assessore Piacentini ha illustrato l’assestamento di Bilancio che andava approvato entro il 31 luglio: “Un atto dovuto – ha spiegato – perché previsto dalla normativa finanziaria che fissa un termine al controllo ed alla verifica degli equilibri di bilancio. Insieme al Dup approvato il 6 marzo 2024, al bilancio di previsione 2024-2026 varato il 24 marzo e al bilancio consuntivo 2023 forma l’insieme di documenti che vanno alla Corte dei Conti. In questo documento non abbiamo fatto altro che integrare spese obbligatorie alla luce di tre considerazioni positive: la velocità di pagamento delle fatture scesa a 32,98 giorni rispetto ai 30 previsti della norma. La riduzione dello stock di debiti che ammontava al 31 dicembre 2022 ad 1milione e mezzo e ora è a 980mila euro. Cioè ben al di là della percentuale prevista dalla normativa. Importante il dato della tesoreria con una linea di credito di 14milioni 193mila euro. Bene questo importo non è stato mai utilizzato o, se utilizzato, è stato subito ripianato. La gestione corrente si caratterizza con accantonamenti disposti da norme. Come nel caso del contratto nazionale dei dirigenti e funzionari per i quali abbiamo previsto una quota di 107mila euro, l’aumento di 50mila euro per assicurazioni, 160mila euro in più sull’operazione dei debiti fuori bilancio (scesi ma ancora dobbiamo effettuare una copertura da 1milione e 800 mila euro da mettere da parte). Inoltre abbiamo integrato mense scolastiche con 50mila euro, trasporto disabili con 33 mila euro, 18mila euro destinati a contributo mensa scolastica per alunni disagiati, gestione e manutenzione discarica di via Le Lame 150mila euro per il 2024”. Al voto 16 sì della maggioranza residua, 6 astenuti (Gruppo dei Cinque più Turriziani) e 4 contrari (dalle opposizioni). Prima della chiusura il presidente del Consiglio, Massimiliano Tagliaferri ha messo in mostra una certa ruvidezza con il rispettoso Norberto Venturi (probabilmente non era il caso). Sipario sul consiglio in cui, al contrario degli scacchi, in pima linea se la sono data di santa ragione; sicuramente i pezzi più forti. Ora spazio al Brt.

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