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Frosinone – Mirabella: “Basta col cantastorie. Rivendico il diritto alla mente critica contro l’alzata di mano a comando”

Dopo Anselmo Pizzutelli interviene l'altra consigliera comunale della lista Mastrangeli finita all'opposizione per aver voluto dissentire

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Prima metà d’agosto di grandi tensioni e polemiche nel centrodestra alla guida della città di Frosinone. L’atto di forza del sindaco Mastrangeli sul Brt – approvato in giunta nonostante l’assenza delle due assessore di FdI – per ora non ha dato contraccolpi politici. I meloniani hanno sottolineato l’importanza dell’attesa per le decisioni del tavolo regionale aperto da tempo sul caso Frosinone fra Trancassini (FdI), Bordoni (Lega) e Fazzone (Fi), mentre il sindaco ha solo minacciato ma non attuato il ritiro delle deleghe, atto che avrebbe portato alla rottura totale nella coalizione. I meloniani prendono tempo, anche perché al loro interno ci sono anime diverse che tuttavia, sul capoluogo, sembrano convergere verso l’unica strategia che pare praticabile: salvare il salvabile finché si può per non essere accusati d’aver fatto cadere un sindaco di centrodestra. Da parte sua Nicola Ottaviani, deputato della Lega e soprattutto ex primo cittadino e promotore dei progetti lasciati in eredità a Mastrangeli, ha blindato l’operato del sindaco a metà giugno ed è tornato a farlo con qualche dichiarazione ai media ad inizio agosto, subito dopo il voto sul bus rapid transit. Ovviamente la guerra di movimento è tutta giocata in funzione del rinnovo del consiglio comunale che, per chi ha la vista lunga, è già una ragione sufficiente per preparare da subito il terreno per il nuovo confronto elettorale.

“Dal Brt e dall’ascensore inclinato al truck village, tutte le dichiarazioni a vuoto”

Il gruppo dei nove consiglieri usciti dalla coalizione del sindaco e finiti all’opposizione, rappresenta una componente non marginale nei giochi in atto. Da noi intervistato, Anselmo Pizzutelli ha sfidato i dissidenti sulle vicende del Brt e della chiusura al traffico della piazza dello Scalo, schiera sempre più affollata e che include anche i meloniani. Li ha invitati a restituire le deleghe ed a verificare l’atteggiamento concreto del primo cittadino. Maria Antonietta Mirabella – consigliera comunale che con Pizzutelli e Giovanni Bortone fa parte di un gruppo coeso nel denunciare la china percorsa politicamente e amministrativamente dal 2022 ad oggi – ed ora interviene parlando di “Sindaco contastorie”. Perché? “Ha dichiarato che con la realizzazione del Brt sarebbero aumentati i parcheggi, che i lavori per l’ascensore inclinato sarebbero iniziati a settembre del 2024, quando ancora oggi l’agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture (Ansfisa) chiede ulteriori documenti, ha dichiarato che sul progetto del truck village (polo logistico Escas S.r.l. denominato ‘Progetto Gruppo Ziaco’) aveva sentito i comitati di zona, invece è stato smentito dai comitati stessi sulla stampa”.

Quelle voci dissonanti che non vogliono essere ascoltate dal decisore

Insomma la distanza tra palco e realtà sarebbe ben consistente. Ma, secondo la consigliera Mirabella non finisce qui: “Ha firmato in consiglio comunale il documento sul Brt, approvato all’unanimità per poi il giorno dopo, con una conferenza stampa, tirarsi indietro. Si è attribuito il merito della costruzione della rotatoria in via Selva Piana mentre ci sono state richieste dei cittadini e ben 2 emendamenti al bilancio, il primo nel 2024 fatto da A. Pizzutelli il secondo recente fatto da Sergio Crescenzi: tutto ciò è un insulto all’intelligenza dei cittadini e a quella dei consiglieri che hanno una mente critica e non solo l’obbligo di alzare la mano in Consiglio comunale”. Quindi Mirabella conclude convergendo sulla tesi di Anselmo Pizzutelli: la fine poco gloriosa in minoranza della Lista Mastrangeli sarebbe dovuta proprio al non voler ascoltare voci dissonanti e inviti a riflettere sugli effetti pratici dei principali progetti sulla viabilità e sulla mobilità cittadine.

Stefano Pizzutelli: puntellato da lista Marini e lista Marzi. È ora di voltare pagina

“È simpatico constatare che la giunta Mastrangeli si sta reggendo grazie alla Lista Marini e alla presenza in aula della Lista Marzi – attacca Stefano Pizzutelli, ex consigliere comunale ed oggi dirigente dem -. Per cui delle due l’una: o le esperienze di Marzi e Marini non sono poi state così negative, dato che  Mastrangeli governa insieme o grazie a Marzi e Marini, oppure Mastrangeli è così alla frutta che per tirare a campare è costretto a ricorrere a quelli che lui stesso ritiene gli artefici dei problemi della città. In entrambi i casi credo che il Pd possa dire con orgoglio di essere e fare opposizione, anche se, e certo non per colpa del Pd, non è ben chiaro l’opposizione contro quale maggioranza, dato che persino Fratelli d’Italia e Max Tagliaferri non hanno voluto salire sull’indigesto tram del Brt”. Poi l’affondo polemico: “Le scelte fatte con il motto del Marchese del Grillo, fregandosene delle istanze dei cittadini e del buon senso, invece di aiutare il futuro green della città, le stanno facendo fare un passo indietro di 10 anni. Per colpa delle scelte dell’uomo solo al comando, infatti, ci vorranno anni prima che i cittadini di Frosinone non individuino più la mobilità alternativa e la pedonalizzazione come i nemici della comunità e della quotidianità. Davanti a questo scenario – tira le somme Stefano Pizzutelli -, credo che sia i consiglieri comunali di buon senso, che coloro, che come Marzi, hanno coltivato, in buona fede, l’illusione che potessero essere condivisi percorsi di ampio respiro, debbano concludere che è ora, adesso, di voltare pagina”.

Stefano Pizzutelli
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