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Frosinone, un contropiede per ripartire con un altro passo: ciociari pronti a voltare pagina?

Serie B - Il pari del Frosinone al 'Braglia' di Modena sa di buono, sa di volontà e di carattere, di voglia di riscatto

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Serie B – Arriva come una lieta novella a rallegrare un intero popolo di tifosi e appassionati, arriva come una boccata di aria fresca di montagna, a rigenerare quei polmoni che hanno dato tutto in campo dopo i chilometri percorsi. Arriva come un voto di redenzione. Il pari del Frosinone al ‘Braglia’ di Modena sa di buono, sa di volontà e di carattere, di voglia di riscatto. E serviva davvero dopo il pesante ko rimediato contro la Cremonese. Un punto che definire d’oro non è retorico, soprattutto per come è arrivato. Con un Leone costretto a lottare in dieci, complice l’ingenua espulsione di Antony Oyono al 27′ del primo tempo. I padroni di casa, nonostante la differenza numerica a loro favore, non sono riusciti ad arginare la verve ciociara. Al potente e preciso mancino di Palumbo del 42′, risponde Darboe al 55′, sfruttando l’assist confezionato da Ambrosino e zittendo l’impianto emiliano. Un verdetto tanto amaro per gli uomini di Mandelli quanto dolce per quelli di Greco, nonostante la formazione ciociara resti impantanata in piena zona retrocessione, terzultima a quota 21 punti, gli stessi di Salernitana e Sampdoria, 2 in più del Sudtirol – prossimo avversario – e 3 sopra il Cosenza. Una lunghezza conquistata con sudore e ardore e che servirà a fare morale per lo scontro diretto del prossimo sabato contro appunto gli altoatesini.

Prestazione generalmente positiva

Il Frosinone ha impattato positivamente la partita in tutti i reparti con un unico neo, il cartellino rosso ai danni di Oyono A., che sicuramente ‘guadagna’ il titolo di peggiore del match. La folle e inutile entrata su Magnino gli costa l’espulsione e condiziona inevitabilmente l’assetto dei ciociari. Per il resto, tutta la squadra risulta almeno sufficiente nella performance al ‘Braglia’, a partire da Cerofolini che può fare ben poco sul gol subito, per il resto è sempre attento. Biraschi si avvale di tutta la sua esperienza per garantire una difesa guardinga. Monterisi anche si comporta bene dietro e la retroguardia giallazzurra sembra essere abbastanza al sicuro. Lusuardi, al pari dei compagni di reparto, fa il suo e non lascia passare le poche invettive locali. Oyono J. si vede poco in fase offensiva, ma adempie ai compiti difensivi. Gelli è sempre pronto e, come suo solito, si vede in ogni parte del campo; peccato per l’occasione non capitalizzata sul finale. Darboe è l’uomo della provvidenza, il ‘man of the match’ che insacca una rete pesantissima mettendo a frutto l’ottimo intuito di Ambrosino. Benissimo anche quest’ultimo e non solo per lo spunto prezioso ma per la qualità messa in campo nel corso dell’intera presenza. Koutsopias, invece, raggiunge la sufficienza a malapena ma è comprensibile: non solo messo in difficoltà (come i compagni) dall’uomo in meno ma è appena arrivato e deve trovare il giusto feeling per diventare maggiormente incisivo. Benino il subentrato Begic, qualche spunto che sarebbe addirittura potuto valere un clamoroso successo. Non arriva alla sufficienza Tsadjout, poco aggressivo e che spreca un bel suggerimento di Ambrosino. Quando entra, Bracaglia si posiziona sulla fascia e assolve ai compiti cui è destinato da Greco. E bravo il mister che, nonostante le defezioni, riesce a mettere in campo un 11 equilibrato e che presta meno il fianco rispetto ad altre uscite. L’allenatore è poi soprattutto abile a gestire l’espulsione di Oyono e l’economia della gara da quel frangente in poi. Il Frosinone che ha saputo difendersi e ripartire in contropiede ora deve fare tesoro di questo incontro per preparare al meglio la sfida contro la compagine di Castori e provare a rilanciarsi approfittando della chance con una diretta concorrente. Che questo Leone sia finalmente pronto a cambiare passo e voltare pagina? Lo scopriremo sabato 25.

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