Gli esponenti politici del territorio in visita al carcere di Frosinone. Ieri mattina una delegazione ha fatto tappa nella casa circondariale di Frosinone, nell’ambito delle iniziative promosse dall’Unione delle Camere Penali con “Ristretti in agosto”. L’iniziativa, organizzata dalla Camera Penale di Frosinone, ha rappresentato un’importante occasione di confronto, per constatare direttamente le condizioni della struttura, dialogare con il personale e raccogliere istanze dal mondo penitenziario.
Maura: “L’impegno di Governo e Regione”
“Il carcere di Frosinone, come molte strutture del nostro Paese, soffre le conseguenze di anni di mancato turnover, con personale ridotto e condizioni di sovraffollamento che rendono sempre più complessa la vita dei detenuti e il lavoro della Polizia Penitenziaria – ha dichiarato Maura – Dopo vent’anni segnati da leggi come la Madia, che hanno bloccato le assunzioni nel comparto, oggi possiamo finalmente parlare di un’inversione di rotta: in due anni e mezzo il Governo Meloni, grazie all’impegno del Sottosegretario Del Mastro, ha finanziato oltre 10.000 nuove assunzioni nel sistema penitenziario. Rimediare a due decenni di disattenzioni è un compito arduo, ma finalmente si sta intervenendo con serietà.”
A livello regionale, il Consigliere ha ricordato che la Regione Lazio ha stanziato, nel luglio scorso, 420.000 euro destinati a progetti e interventi per il sostegno della popolazione detenuta, in attuazione della Legge Regionale 7/2007.
“Se fuori si parla di ferie e riposo, dentro al carcere il tempo rischia di diventare vuoto e insopportabile. È per questo che percorsi sociali, formativi e lavorativi diventano strumenti fondamentali per ridurre tensioni, prevenire conflitti e garantire maggiore sicurezza. Investire in attività per i detenuti significa anche alleggerire il carico della Polizia Penitenziaria e degli operatori,” ha aggiunto.
Il Consigliere Maura ha poi voluto rivolgere un sentito ringraziamento alla Direzione del carcere di Frosinone e a tutto il personale della Polizia Penitenziaria, per l’impegno, la professionalità e il sacrificio con cui ogni giorno garantiscono sicurezza e dignità all’interno della struttura: “Il nostro impegno per il sistema penitenziario non si ferma, nemmeno nel mese di agosto. Le carceri non possono essere dimenticate: sono parte integrante della società e meritano attenzione, risorse e rispetto”. Ha concluso il vice presidente gruppo FdI Regione Lazio.
Battisti: “Emergono criticità ma anche esperienze di grande impegno. Occorrono risposte concrete”
La consigliera regionale del Partito Democratico, Sara Battisti, ha rivolto un sentito ringraziamento, esprimendo particolare gratitudine al presidente, al comitato direttivo e al Garante regionale dei detenuti per l’impegno e la disponibilità dimostrati.
“Questo carcere – ha dichiarato Battisti – come tutti gli istituti penitenziari del nostro Paese, soffre di problemi strutturali ormai cronici: il sovraffollamento e la carenza di organico della polizia penitenziaria rendono difficile garantire condizioni di vita adeguate e incidono pesantemente sul lavoro quotidiano degli agenti. Gravi sofferenze emergono anche sul piano sanitario, sia per la mancanza di personale sia per la carenza di apparecchiature e strumenti fondamentali alle cure dei detenuti”.
La consigliera ha assicurato il proprio impegno a riportare quanto emerso al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e al nuovo management della ASL di Frosinone, affinché si affrontino con determinazione i problemi rilevati. Nel corso della visita è stata inoltre avanzata la richiesta di migliorare il campo di calcio interno all’istituto, considerato uno spazio prezioso per la socialità, lo sport e il percorso rieducativo dei detenuti.

“Desidero esprimere i miei complimenti e la mia gratitudine al personale del carcere e ai dirigenti, così come a tutti gli operatori socio-sanitari – ha aggiunto Battisti – che, pur tra mille difficoltà, svolgono un lavoro straordinario. La nostra presenza qui non ha altro obiettivo che quello di contribuire a rendere la vita all’interno del carcere più dignitosa, nel rispetto della funzione costituzionale della pena, che è quella di rieducare e reinserire nella società”.