Dietro una carriera fatta di incarichi prestigiosi, operazioni delicate e emergenze internazionali, c’è sempre stato un uomo discreto, deciso, ma profondamente umano: Gianni De Micco, Commissario Capo della Polizia di Stato, va in pensione dopo decenni di servizio esemplare.
A Cassino lo conoscono tutti. Ultimo incarico ricoperto: responsabile dell’Ufficio Controllo del Territorio e del Reparto Volanti presso il Commissariato di Polizia della città, ma il suo nome è legato anche a un lungo passato da responsabile della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica.
La sua è stata una carriera vissuta in prima linea: ha operato nei punti nevralgici della gestione migratoria nazionale, tra cui l’hotspot di Lampedusa e Agrigento, i Centri per il Rimpatrio di Macomer e Potenza, fino al CARA di Crotone, in contesti spesso complessi e difficili. Non è mancata neppure la responsabilità in occasione del G7 di Ancona, dove ha ricoperto il ruolo di funzionario per la sicurezza, dimostrando grande affidabilità anche in ambito internazionale.
A tributargli il giusto saluto e un riconoscimento, nei giorni scorsi, sono intervenuti il Questore di Frosinone Pietro Morelli, il Vice Questore Flavio Genovesi, dirigente del Commissariato di Cassino, tanti ex colleghi, ma anche diversi magistrati e operatori della Procura, a testimonianza del profondo legame tra De Micco e le istituzioni del territorio.
Il saluto è stato semplice ma carico di significato: tra strette di mano, sguardi di gratitudine e commozione, è emersa la figura di un servitore dello Stato silenzioso ma instancabile, capace di agire con fermezza nei momenti più difficili, ma anche con spirito di collaborazione e rispetto umano in ogni situazione.
«Porterò con me ogni esperienza, ogni collega, ogni giorno trascorso con la consapevolezza di servire qualcosa di più grande: la sicurezza dei cittadini», ha detto Gianni De Micco al termine della cerimonia.
Nel suo percorso ci sono state indagini, operazioni di ordine pubblico, momenti di tensione e di emergenza, ma soprattutto una profonda dedizione a un ideale di giustizia concreta, fatto di presenza costante, attenzione al territorio, ascolto delle persone.
Oggi De Micco si congeda, ma resta nel cuore di chi lo ha conosciuto: una figura solida, una guida silenziosa e affidabile, simbolo di una generazione di poliziotti che ha vissuto la divisa non come un ruolo, ma come una missione.