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“Inshallah a boy”, questa sera il film rivelazione al Cinema teatro Arci di Frosinone

Candidato all’Oscar per la Giordania, vincitore di numerosi premi nei festival di tutto il mondo, ha già conquistato il pubblico e la stampa

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L’attesissimo film “INSHALLAH A BOY” del regista giordano Amjad Al Rasheed da giovedì scorso, è in programmazione in esclusiva anche a Frosinone, al Cinema teatro Arci di via Pierluigi da Palestrina 72. L’orario delle proiezioni per questa sera, domenica 24 marzo, è 18:00-20:15

Candidato all’Oscar per la Giordania, vincitore di numerosi e significativi premi nei festival di tutto il mondo, il film ha già conquistato il pubblico e la stampa internazionali che lo hanno definito “la gemma nascosta del Festival di Cannes”, “un film potentissimo scritto in modo superbo che ti entra sottopelle”, “un ritratto femminile simbolico e sconvolgente che lascia il segno”.

Inshallah a boy

Il film narra la storia di Nawal, una giovane sposa e madre di Amman che, rimasta improvvisamente vedova, si ritrova a combattere con la famiglia del defunto marito per l’ eredità che le spetta e per proteggere la propria casa e il destino della sua bambina. Con poco tempo a disposizione per trovare una soluzione, Nawal deve fronteggiare non soltanto sfide personali ma anche quelle culturali radicate nel suo Paese, arrivando a superare le proprie paure, convinzioni e moralità per mettere in discussione una società dove, avere un figlio maschio, cambia le regole del gioco e sembra essere, per una donna, l’unica tutela. 

Con uno stile avvincente e incalzante, il regista Amjad Al Rasheed debutta sul grande schermo con un film coraggioso e affascinante che riflette sul tema dell’emancipazione femminile a partire dal concetto di proprietà, un diritto considerato dalle leggi della Sharia di dominio esclusivamente maschile e che impedisce alle donne di avere diritti ereditari. 

Avvalendosi della straordinaria interpretazione di Mouna Hawa, giovane attrice palestinese impegnata nel ruolo straziante e umanissimo della protagonista Nawal e realizzando una confezione cinematografica di finzione verosimile e avvincente, Amjad Al Rasheed ci consegna un ritratto dell’Amman contemporanea che contribuisce a consolidare la nuova attenzione e solidarietà globale che sta emergendo verso i diritti delle donne nei regimi patriarcali. 

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