Home Spettacoli e Cultura “Interior/Exterior”, la mostra di Cesare Pigliacelli arriva a Frosinone: sabato l’inaugurazione

“Interior/Exterior”, la mostra di Cesare Pigliacelli arriva a Frosinone: sabato l’inaugurazione

Appuntamento a Palazzo Munari alle ore 17.00. Per l’occasione verrà presentata un’opera inedita, una potente allegoria del nostro tempo

Cesare Pigliacelli
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La Città di Frosinone è lieta di presentare Interior/Exterior, mostra personale dell’artista Cesare Pigliacelli, a cura di Marcello Carlino. Dopo Roma, Anagni e Pesaro, la mostra sarà inaugurata a Palazzo Munari di Frosinone sabato 29 novembre alle ore 17.00 e sarà visitabile fino al 14 dicembre 2025, dal lunedì al venerdì 9-13 – lunedì e mercoledì anche 15-17; sabato e domenica 10-18 – lunedì 8 dicembre 10-18 – domenica 14 dicembre 10-13.

Con Interior/Exterior, Cesare Pigliacelli espone la sua produzione più recente, un corpus di opere che indaga la relazione dialettica tra interiorità ed esteriorità: da un lato l’Interior, spazio della memoria, della riflessione, del dubbio; dall’altro l’Exterior, luogo della superficie, dell’apparenza, della seduzione visiva imposta dalla società dell’immagine.

Dichiara Riccardo Mastrangeli, Sindaco della Città di Frosinone: «Nel percorso proposto da Pigliacelli si avverte una tensione profonda tra interiorità ed esteriorità, tra il mondo intimo dell’uomo e la dimensione collettiva della società contemporanea. Le sue opere, dense di significato e di precisione tecnica, ci invitano a guardare oltre la superficie delle immagini, per riscoprire il valore della memoria, della consapevolezza e della speranza. La Città di Frosinone è orgogliosa di ospitare un artista che, affermatosi in ambito professionale come pubblicitario, ha mantenuto vivo il legame con la pittura e con la ricerca estetica, trasformando la propria esperienza in un atto di indagine critica e di impegno civile».

Per l’occasione verrà presentata un’opera inedita, una potente allegoria del nostro tempo.

Marcello Carlino, curatore della mostra, scrive: «La pittura di Cesare Pigliacelli parla del mondo, dell’universo delusivo, fatto dall’uomo, che soffoca l’uomo, ma pure non chiude le porte alla speranza. Di ciò si ha traccia, la più chiara, nella mostra di corpi, nella loro presenza che richiama la condizione umana nel suo preesistere alla storia, nella sua bella nudità non ancora determinata dal contratto sociale, nella sua disponibilità come creaturale ad un nuovo inizio».

Elemento distintivo dell’opera di Pigliacelli è proprio la tensione tra due linguaggi: da un lato il patrimonio iconografico della tradizione artistica italiana, dall’altro i codici visivi della comunicazione di massa e della pubblicità. L’artista, che nella vita professionale lavora come pubblicitario da ormai quarant’anni, trasforma questi strumenti in un dispositivo critico: li utilizza per metterli in discussione, sovvertendone le logiche persuasive e mettendo a nudo le contraddizioni della società contemporanea.

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