L’Avellino festeggia il ritorno in Serie B, e a tracciare un bilancio della stagione appena conclusa è il presidente Angelo Antonio D’Agostino, intervenuto ai microfoni di IrpiniaTv. Parole cariche di soddisfazione, ma anche di consapevolezza sul lavoro ancora da fare, in particolare per quanto riguarda la questione stadio. E non manca il legame, a suo modo speciale, con il Frosinone Calcio.
“Stiamo metabolizzando questa promozione, c’è grande entusiasmo ovunque, anche dopo un mese. A Bagnoli c’è stata una bellissima festa in piazza, e ci sono ancora iniziative in programma. È bello vedere una provincia intera in festa”, ha dichiarato D’Agostino.
La rinascita biancoverde dopo le difficoltà
Il numero uno irpino ha sottolineato come il traguardo sia il frutto di anni di sacrifici e resistenza nei momenti più bui:
“Dopo appena cinque giornate qualcuno parlava già di fallimento. Ma io non sono uno che si arrende: abbiamo reagito, ci abbiamo creduto anche nei momenti più difficili, e siamo arrivati a vincere”.
Il nodo Partenio
Centrale nelle dichiarazioni del presidente anche il tema legato allo stadio “Partenio-Lombardi”, oggi non a norma per ospitare il campionato cadetto:
“Avevamo proposto di acquistarlo solo per accelerare i tempi, ma anche quella è stata una notizia strumentalizzata. Lo stadio è fermo agli anni ’80, ormai è un rudere. Speriamo che i lavori partano a giorni e di poter giocare lì.”
Nel frattempo, l’Avellino ha già individuato uno stadio alternativo per l’inizio della prossima stagione, se i lavori dovessero tardare: “Abbiamo indicato lo Stirpe di Frosinone, è quello più vicino e fattibile. In Campania non ci sono alternative”.
Il legame con Frosinone: amicizia e gratitudine
La scelta dello Stirpe non è casuale: tra le tifoserie di Avellino e Frosinone esiste una storica e sincera amicizia. Un rapporto nato e consolidato nel tempo, che ha vissuto uno dei momenti più significativi nel 2017, quando il Frosinone fu costretto a cercare ospitalità a causa della demolizione del Matusa e dei lavori ancora incompleti allo Stirpe. In quell’occasione, fu proprio l’Avellino ad aprire le porte dello stadio Partenio alla squadra ciociara, offrendo supporto logistico e sportivo in un momento cruciale.
Un gesto che non è mai stato dimenticato a Frosinone, e che oggi si riflette nella disponibilità della società ciociara a ricambiare l’accoglienza, dimostrando che nel calcio – oltre ai risultati – contano anche i legami umani e il rispetto tra le comunità.
La prossima Serie B
Infine, uno sguardo al futuro: “Ci presentiamo in B con entusiasmo. Sappiamo che sarà un campionato difficile, ma vogliamo giocarcela al massimo. Faremo delle modifiche alla rosa e ci confronteremo per capire cosa migliorare”.
La stagione 2024/2025 si preannuncia emozionante per l’Avellino, che arriva tra i cadetti con l’energia di chi ha saputo risollevarsi e l’appoggio di una tifoseria che non ha mai smesso di credere. E con un’amicizia, quella con Frosinone, che continua a brillare come esempio di sportività e solidarietà tra club.