Home Cronaca L’inquinamento rende sterili, il Frusinate nelle tre zone d’Italia ad alto rischio

L’inquinamento rende sterili, il Frusinate nelle tre zone d’Italia ad alto rischio

Il dato scioccante emerge dallo studio FASt finanziato dal Ministero della Salute e svolto in tre aree a maggior incidenza

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L’inquinamento ambientale incide fortemente sulla fertilità maschile e la provincia di Frosinone è una delle tre in Italia indicata dal Ministero della Salute come fortemente a rischio. I danni alla fertilità maschile potrebbero essere addirittura più gravi e profondi rispetto a quelli segnalati dall’analisi della quantità e della concentrazione degli spermatozoi.

“In Italia, peraltro, già con lo studio FASt (Fertilità, Ambiente, Stili di Vita) finanziato dal Ministero della Salute in tre aree ad alto tasso di inquinamento ambientale, Brescia, Frosinone, Acerra e pubblicato sulla rivista European Urology Focus dal gruppo di ricerca EcoFoodFertility, riscontrammo – spiega Luigi Montano, Urandrologo coordinatore del progetto di ricerca EcoFoodFertility e presidente Area Andrologica della Siru – alti rischi riproduttivi su giovani sani non fumatori, su cui fu anche fatta un’interrogazione parlamentare nell’ottobre del 2021, un problema che in un paese come l’Italia a bassissima natalità non può essere assolutamente trascurato”.

Gli specialisti invitano gli uomini ad agire in prima persona per preservare la loro capacità riproduttiva, fin da giovanissimi, dal momento che questa problematica, ancora misconosciuta, è centrale per la sopravvivenza della specie, come sottolineano anche gli autori del lavoro.

“Per questo riteniamo fondamentale promuovere la cultura della prevenzione ed in particolare di quella della fertilità particolarmente a rischio nel prossimo futuro, per questo è necessario coinvolgere come già stiamo facendo come SIRU, i Medici di Medicina Generale, i pediatri e biologi per una progetto di ampio respiro sulla prevenzione in particolare andrologica che in occasione del mese di novembre dedicato alla prevenzione andrologica e per l’ANDRODAY possa incominciare a muovere i primi passi e contribuire a poter uscire da questo periodo nero per la fertilità maschile e quindi anche per la natalità”.

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