Una sorta di servizio aggiuntivo, curato da una ditta esterna, che sarebbe dovuto essere un’ulteriore attenzione nei confronti dei defunti, in questi giorni in cui vengono ricordati con particolare affetto: si tratta di lucine votive, di forme e colori diversi, che sarebbero dovute rimanere accese dinanzi alle tombe di chi ne avesse fatto richiesta, a fronte di un “piccolo” contributo economico.
In molti, tra congiunti e parenti, hanno aderito a questa iniziativa, un’idea amabile, che è piaciuta a tanti, interpretata come ulteriore gesto di attenzione e vicinanza nei confronti di chi non c’è più. Purtroppo non è andata come le famiglie si aspettavano, le lucine, alimentate da un gruppo elettrogeno, risultano essere spente proprio nelle ore serali e notturne quando invece dovrebbero “illuminare” e donare una nota discreta di colore tra le tombe, i loculi, le lapidi. Inevitabili le lagnanze dei parenti, legittime in tal senso.
A generare il malcontento forse è stato un fraintendimento, meglio da individuare in una negligenza da parte della ditta che ha avanzato la proposta: questa, sin da subito, avrebbe dovuto specificare agli utenti che le lucine sarebbero state spente alla chiusura serale del Cimitero Comunale in quanto nessuno mai si sarebbe preso la responsabilità di lasciare incustodito un gruppo elettrogeno acceso. L’Ente comunale, da parte sua, ha sollecitato più volte l’azienda in questione, affinché trovi una opportuna risoluzione, si spieghi con i parenti che si sono affidati a questa particolare iniziativa oppure provveda a rimborsar loro le quote nel caso si dimostrino delusi dalla proposta, evidentemente disattesa rispetto a quanto inizialmente propinato. Si torna a specificare che gli uffici comunali e l’Ente stesso non hanno nulla a che vedere con questo “servizio aggiuntivo”: le luci votive del cimitero, di fatto, funzionano tutte e restano regolarmente accese.
