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Maltrattamenti, torture e abusi nel carcere Beccaria: fissata l’udienza dal Gip. Due indagati del Cassinate

Si tratta di una donna residente a Cassino e di un ventottenne di Pontecorvo che venne arrestato. Pesanti le accuse

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È stata fissata per il 30 ottobre l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Nora Lisa Passoni, nell’ambito dell’inchiesta che ha scosso l’opinione pubblica e le istituzioni: quella su presunti maltrattamenti, torture e abusi all’interno del carcere minorile Cesare Beccaria.

Il procedimento prevede l’avvio dell’incidente probatorio con l’audizione di 33 giovani, all’epoca dei fatti detenuti minorenni, che la Procura ritiene parti offese di una lunga serie di episodi di violenza fisica e psicologica. Le testimonianze saranno raccolte in forma anticipata, per garantirne la validità probatoria in vista di un eventuale processo.

Ad oggi, risultano 41 indagati, tra cui agenti della polizia penitenziaria, figure dirigenziali dell’istituto e personale sanitario. Due degli indagati sono originari del Cassinate: si tratta di una donna residente a Cassino e di un ventottenne di Pontecorvo che venne arrestato e difeso dall’avvocato Francesco Malafronte.

I reati contestati a vario titolo vanno da maltrattamenti aggravati a tortura, lesioni, abuso di potere, falso ideologico e, in un caso, tentata violenza sessuale ai danni di un minore. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Milano, gli episodi sarebbero stati commessi a partire dal 2022 all’interno dell’istituto penitenziario e riguarderebbero una pratica sistematica di violenze fisiche, umiliazioni, punizioni arbitrarie e isolamento prolungato. L’inchiesta, ancora in fase preliminare, resta tra le più delicate degli ultimi anni nel settore penitenziario minorile.

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