Una mobilitazione collettiva per riportare a casa Maurizio Cocco, l’ingegnere originario di Fiuggi detenuto da oltre due anni ad Abidjan, in Costa d’Avorio. Un caso che ha scosso profondamente la comunità locale, spingendo familiari, amici, istituzioni religiose e cittadini a unirsi per raccogliere i fondi necessari al pagamento della cauzione stabilita dal tribunale ivoriano, condizione indispensabile per la liberazione.
A sostenere concretamente l’iniziativa, oltre alla famiglia Cocco, con la moglie e i figli in prima linea, la comunità parrocchiale dei Santi Giuseppe e Ambrogio di Ferentino, il dottor Guglielmo Cialone, il professor Biagio Cacciola, numerosi amici e tante persone che stanno facendo rete attorno a questa causa umanitaria.
Domani una conferenza stampa
Per fare il punto sulla vicenda e rilanciare l’appello, è stata organizzata una conferenza stampa che si terrà domani, mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 10:00, presso la sede della Cialone Tour in via Stazione 104 a Ferentino.
«La situazione quasi drammatica del signor Maurizio Cocco, incarcerato per più di due anni in Costa d’Avorio, non può e non deve essere gestita soltanto dalla moglie e dalla famiglia biologica. È necessario uno slancio più forte di solidarietà per riportarlo a casa» – si legge nel comunicato diffuso dai promotori.
Attorno alla figura di Guglielmo Cialone, alla Banca Centro Lazio, ai donatori e a tanti altri amici, si è creata una rete solidale con un unico obiettivo: consentire a Maurizio Cocco di riabbracciare i suoi cari e tornare finalmente in Italia.
Alla conferenza stampa sono invitati cittadini e rappresentanti delle istituzioni. L’appello è chiaro: servono aiuto e visibilità per una battaglia che riguarda la dignità e i diritti di un uomo e della sua famiglia.