Almeno 13 persone hanno perso la vita e 98 sono rimaste ferite nel grave incidente ferroviario avvenuto nella regione sud-occidentale di Oaxaca, in Messico. A confermare il bilancio è stata la marina messicana, intervenuta nei soccorsi dopo il deragliamento del treno Interoceanico.
Il convoglio trasportava complessivamente 241 passeggeri e nove membri dell’equipaggio. Secondo quanto riferito dalle autorità, 36 dei feriti sono stati ricoverati in ospedale, mentre gli altri hanno riportato lesioni di diversa entità e sono stati assistiti sul posto o dimessi dopo le cure.
Il treno è deragliato mentre affrontava una curva nei pressi della città di Nizanda. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite e il Procuratore generale del Messico ha annunciato l’apertura di un’indagine ufficiale per accertare eventuali responsabilità e verificare lo stato dell’infrastruttura e del mezzo coinvolto.
Il convoglio era partito da Salina Cruz, sulla costa dell’Oceano Pacifico, ed era diretto a Coatzacoalcos, nello stato di Veracruz, affacciato sul Golfo del Messico. La tratta fa parte del cosiddetto Corridoio interoceanico dell’istmo di Tehuantepec, una linea ferroviaria strategica che collega le due coste del Paese.
Inaugurato nel 2023, il Corridoio interoceanico rappresentava uno dei progetti infrastrutturali più importanti del governo dell’ex presidente Andrés Manuel López Obrador (2018-2024). L’obiettivo dell’opera era favorire lo sviluppo economico del sud-est del Messico, migliorando i collegamenti logistici e offrendo un’alternativa al Canale di Panama per il trasporto delle merci.
L’incidente riaccende ora il dibattito sulla sicurezza della linea e sulle condizioni di esercizio di un’infrastruttura considerata strategica per il futuro economico del Paese.
