Il Natale può essere un momento di grande consumo oppure un’occasione per riscoprire il valore delle scelte consapevoli. È di questo che ho parlato come Segretaria generale di Consumerismo a Fuori TG3 condotto dalla giornalista Patrizia Senatore, raccontando un modo diverso di vivere le feste, più attento alle persone, all’ambiente e al senso autentico del dono.
Un Natale solidale non rinuncia alla bellezza, ma la ritrova in gesti semplici, utili e capaci di generare un impatto positivo che va oltre il singolo regalo.
Secondo i dati dell’Osservatorio Consumerismo, scegliendo regali solidali ed esperienziali e destinando almeno 50 euro in meno per ciascun regalo tradizionale rispetto alla media di circa 204 euro pro capite spesi per i doni nel Natale 2025, le famiglie italiane possono ridurre la spesa natalizia per i regali di circa il 15–20 per cento, trasformando parte del budget in un gesto di valore sociale e ambientale.
Sempre più consumatori stanno scegliendo di regalare esperienze invece di oggetti. Un corso, un laboratorio creativo, un biglietto per uno spettacolo, una giornata nella natura o un’attività condivisa hanno un valore che dura nel tempo e riducono sprechi e acquisti impulsivi. È una tendenza in crescita perché risponde al desiderio di emozioni, relazioni e ricordi, elementi che non finiscono in un cassetto e non diventano rifiuti dopo pochi mesi.
Accanto alle esperienze, cresce anche l’attenzione verso i regali solidali, che sostengono progetti sociali, sanitari o ambientali. Scegliere un dono che contribuisce a una causa significa trasformare un gesto privato in un’azione collettiva, capace di aiutare concretamente chi è più fragile e di rafforzare il senso di comunità. In questo contesto si inseriscono iniziative che mettono al centro il riuso e l’economia circolare, come Riciclattolo, promossa da ASA Tivoli, che dimostra come anche un giocattolo possa avere una seconda vita, portando gioia a nuovi bambini e riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale.
Il valore delle 5R, Riduci, Riusa, Ricicla, Ripara e Recupera, è uno dei pilastri di un Natale davvero sostenibile. Le 5R non sono solo principi teorici, ma azioni concrete che ogni cittadino può adottare nella vita quotidiana, a partire proprio dalle feste. Ridurre gli imballaggi, riutilizzare decorazioni e addobbi degli anni precedenti, riciclare correttamente i materiali, riparare ciò che è rotto invece di sostituirlo e recuperare oggetti dimenticati sono scelte che parlano di rispetto e responsabilità. Il progetto 5R Evolution di Road to green nasce proprio con l’obiettivo di accompagnare i consumatori in questo percorso, rendendo l’economia circolare una pratica accessibile e diffusa, coinvolgendo cittadini, imprese e istituzioni in un cambiamento culturale necessario.
All’interno di questo approccio trovano spazio le giornate di scambio, momenti dedicati alla condivisione di oggetti, vestiti, giocattoli e libri, pensati soprattutto per bambini e famiglie. Sono occasioni che uniscono sostenibilità e solidarietà, perché favoriscono il riuso, rafforzano i legami sociali e insegnano, anche ai più piccoli, che il valore di un oggetto non si esaurisce con il primo utilizzo. Accanto a queste iniziative, i 5R Evolution Point riportano al centro il concetto del caffè delle riparazioni, luoghi in cui ciò che sembra destinato a essere buttato viene riparato e rimesso in circolo, acquisendo una nuova vita e un nuovo significato.
Un altro modo concreto per vivere il Natale solidale è dedicare tempo al volontariato. Durante le feste molte associazioni locali, come Caritas, Sant’Egidio o AIL, organizzano pasti per le persone in difficoltà, raccolte di doni, attività di assistenza in ospedali, RSA e case famiglia. Offrire qualche ora del proprio tempo, aiutare nelle mense, partecipare all’impacchettamento dei regali o semplicemente fare compagnia a chi è solo sono gesti che hanno un valore enorme. Spesso l’ascolto, la presenza e una parola gentile contano quanto, se non più, dell’aiuto materiale.
Tra i consigli utili c’è anche quello di privilegiare prodotti locali e artigianali, sostenendo le piccole realtà del territorio e riducendo l’impatto ambientale legato ai trasporti. Scegliere cibo di stagione, pianificare i pasti per evitare sprechi e recuperare gli avanzi in modo creativo sono ulteriori buone pratiche che rendono le feste più sostenibili e consapevoli. Anche un packaging curato ma essenziale, magari realizzato con materiali riciclati o riutilizzabili, può fare la differenza.
Il Natale solidale non è fatto di rinunce, ma di scelte. È un modo di guardare alle feste con maggiore attenzione, trasformando ogni gesto, dal regalo al tempo donato, in un’occasione per generare valore.
Gli italiani nel Natale 2025 stanno cambiando le loro abitudini di consumo con numeri chiari: la spesa complessiva per i regali è stimata intorno a 8,7 miliardi di euro, con una spesa media di 204 euro a persona ma quasi il 20 per cento in meno rispetto all’anno scorso, mentre per il pranzo o il cenone di Natale la spesa media è di circa 64 euro a testa per un totale di 2,7 miliardi di euro. Al contrario la voce che cresce è quella dei viaggi, con circa 10 milioni di italiani che trascorreranno almeno una notte fuori casa per le festività, spendendo in media 440 euro a testa e portando la spesa complessiva per vacanze oltre i 5 miliardi di euro, circa il 31 per cento in più rispetto al 2024. – Fonte www.consumerismonoprofit.it –
