Si riapre davanti ai giudici il caso dell’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne ucciso ad Alatri la sera del 30 gennaio 2023. Sia la procura che i legali degli imputati hanno presentato ricorso contro la sentenza emessa lo scorso maggio dalla Corte d’assise di Frosinone, che ha condannato Roberto Toson all’ergastolo e il figlio Mattia a 24 anni di carcere.
Secondo i giudici di primo grado, presieduti da Francesco Mancini, il padre avrebbe guidato lo scooter e il figlio avrebbe premuto il grilletto contro il giovane, scambiato per il rivale Omar Haoudi.
Il pubblico ministero Rossella Ricca aveva chiesto il massimo della pena per entrambi. La riduzione concessa a Mattia, legata al riconoscimento delle attenuanti generiche, ha spinto la procura a impugnare la decisione, chiedendo in appello una condanna all’ergastolo anche per lui.
Sul fronte opposto, i difensori – gli avvocati Umberto Pappadia e Angelo Testa – hanno chiesto l’assoluzione o, in subordine, la riqualificazione del reato da omicidio volontario a preterintenzionale o colposo. In alternativa, l’obiettivo è ottenere una riduzione della pena con l’applicazione delle attenuanti.
Il processo di primo grado ha escluso l’aggravante dei futili motivi, ma ha confermato quella della premeditazione. Nella sentenza è stato disposto anche un risarcimento provvisorio alle parti civili: 100 mila euro per la madre di Thomas, Federica Sabellico, 70 mila per il padre Paolo e 50 mila per la sorella, oltre a 10 mila euro per il Comune di Alatri. La famiglia è assistita dagli avvocati Nicola Ottaviani e Marilena Colagiacomo, mentre l’ente locale dall’avvocato Eugenia De Cesaris.
Le motivazioni depositate a giugno hanno evidenziato diversi elementi a carico degli imputati: l’avvertimento di Mattia alla fidanzata di non uscire di casa quella sera, la presenza di un casco compatibile con quello ripreso nelle immagini sequestrato nell’auto utilizzata dal giovane e alcune intercettazioni ambientali raccolte dagli inquirenti. Tra queste anche frasi della nonna di Mattia che avrebbe confidato al marito: «A sparare è stato lui».
Il movente, per i giudici, affonda nelle risse avvenute ad Alatri nei giorni precedenti l’omicidio. I Toson avrebbero agito per vendicare lo scontro con cittadini di origine egiziana, colpendo però per errore Thomas Bricca.
Ora si attende la fissazione della prima udienza d’appello, che potrebbe tenersi in autunno. La Corte d’assise d’appello dovrà anche tener conto delle scadenze dei termini di custodia cautelare, previste per giugno 2026.