Nessun alleggerimento della misura cautelare per Luca Agostino, accusato dell’omicidio di Armando Tortolani, avvenuto nel 2024 a Villa Latina. La Corte d’Assise del Tribunale di Cassino, presieduta dal giudice Lucio Aschettino, ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari presentata dai legali dell’imputato, gli avvocati Beniamino Di Bona ed Enrico Maria Gallinaro.
Decisiva, ai fini del rigetto, anche la memoria depositata dagli avvocati di parte civile, Paolo Marandola e Vittorio Salera, che hanno evidenziato il pericolo di reiterazione del reato e la gravità del quadro indiziario. La Corte ha accolto integralmente le argomentazioni contenute nel documento, confermando la permanenza in carcere.
Durante l’udienza, ha deposto Marilena De Luca, moglie della vittima, che ha raccontato tra le lacrime gli attimi successivi all’aggressione.
«L’ho visto cadere davanti a me, era ferito. È stato terribile», ha dichiarato in aula.
L’episodio risale al 2024, quando una lite, scoppiata per cause ancora oggetto di accertamento, sfociò in un’aggressione fatale. Tortolani venne trasportato in ospedale in condizioni gravissime e morì poco dopo. Agostino fu arrestato poche ore più tardi dai carabinieri.
I familiari della vittima, costituitisi parte civile, sono rappresentati anche dagli avvocati Michelangelo e Alessandro Montesano Cancellara. Il processo proseguirà con l’escussione di nuovi testimoni e consulenti tecnici. La prossima udienza è fissata per il 20 ottobre.