Ospedale “Santa Scolastica” in piena emergenza da anni (“regnava” Zingaretti quando le passerelle giulive si snodavano lungo i reparti), tra unità operative chiuse, difficoltà ad assicurare i livelli essenziali di assistenza, carenze d’organico clamorose e pratica quotidiana del trasferimento di casi più complessi in altri ospedali con eliambulanze e lettighe in perenne andirivieni. Ma l’incontro tra Consulta dei sindaci del cassinate e direttore generale Asl sbatte in faccia all’opinione pubblica i sorrisi di nuove promesse.
Le sintetizza in un comunicato l’ufficio stampa dell’amministrazione comunale di Cassino: “Subito una gara di servizi per medici di Pronto Soccorso del Santa Scolastica; una procedura concorsuale per dirigenti medici per potenziare gli altri reparti in difficoltà e un piano di medio periodo per la riapertura di quelli chiusi; una mobilità nazionale per consentire, a tanti camici bianchi di Cassino e del Cassinate, che operano fuori regione, di tornare a lavorare sul territorio. Infine lo sblocco immediato dal cantiere – fermo da due anni – per il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione del Gemma De Posis”.
Il direttore generale dell’Asl di Frosinone, Arturo Cavaliere, ha fatto il suo bell’elenco nel corso dell’incontro di martedì mattina con la Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale, rappresentata, in delegazione, dal Presidente Enzo Salera per il Comune di Cassino, da Gioacchino Ferdinandi per Piedimonte, Pietro Francesco Maria Volante per Atina; Fabio Violi per Sant’Elia, Francesco Lavalle per San Giorgio; Gianluca Narducci per Pontecorvo e Massimo Di Sandro per Villa Santa Lucia.

L’incontro tra Consulta dei sindaci e nuovo direttore generale Cavaliere
“Su richiesta dei Sindaci del Lazio Meridionale, abbiamo avuto un lungo e fruttuoso incontro, presso la sede Asl di Frosinone, con il nuovo Direttore Generale Arturo Cavaliere – ha spiegato Enzo Salera, sindaco di Cassino e Presidente della Consulta nella nota diffusa da Piazza De Gasperi -. A fronte della situazione, complessa, della struttura ospedaliera della nostra città e riferimento di un vastissimo territorio, sono state concertate importanti misure risolutive. E soprattutto rapide. Nell’immediato infatti, l’Asl si è impegnata a bandire una gara di servizi riservata esclusivamente a medici di Pronto Soccorso che prenderanno servizio, a Cassino, nei primi giorni del mese di giugno. Parallelamente si darà il via ad un concorso per dirigenti medici che andranno a potenziare gli organici di altre unità operative del Santa Scolastica, al momento sotto organico. Importante, inoltre – ha sottolineato Salera – l’impegno ad avviare, a stretto giro, una mobilità su scala nazionale che consentirà ai tanti bravi medici originari di Cassino e del Cassinate, di tornare ad operare nell’azienda sanitaria e nelle strutture del nostro territorio. Una proposta questa, suggerita, in una precedente riunione della Consulta, da Angelica Apruzzese, sindaca di Settefrati: una professionista che vive in prima persona – da medico – il paradosso di chi lavora fuori regione mentre i nostri nosocomi contrattualizzano colleghi di altre Asl. Il Direttore Generale Arturo Cavaliere – ha puntualizzato il Sindaco di Cassino – ci ha assicurato che tali procedure verranno avviate nel giro di pochi giorni. Così come subito ripartirà il cantiere per la ristrutturazione dell’ex ospedale De Posis: solo 2 settimane fa i fondi PNRR destinati al progetto sembravano persi. Ma oggi abbiamo avuto la garanzia, da parte dell’Asl, che il progetto, fermo da ormai due anni, ripartirà rapidamente. I lavori infatti dovranno tassativamente concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2025”.
Ripartono i lavori all’ex “De Posis” che ospiterà l’ospedale di comunità
Un piano d’intervento per la rimettere in funzione la struttura del vecchio ospedale di via Di Biasio, per il quale hanno manifestato “grande soddisfazione” anche i sindaci dei vicini comuni di Piedimonte e Villa Santa Lucia, che hanno ringraziato Cavaliere “per la competenza e l’operatività mostrata in favore del territorio”. Al De Posis dovrebbe trovare posto l’ospedale di comunità previsto nel piano regionale sulla sanità territoriale. Resta ovviamente – ma la questione è nazionale – ancora da definire definitivamente a chi toccherà tenere in attività questi presidi come pure le case di comunità. L’idea del governo è di assumere i nuovi medici di medicina generale che non saranno più liberi professionisti. Intanto il confronto tra Governo e Regioni, insieme alle problematiche sindacali interne della categoria, sta caratterizzando la fase preparatoria della riforma destinata a cambiare profondamente il ruolo e l’organizzazione dei medici di medicina generale.
Tornando al “Santa Scolastica”, la nota comunale avverte che “nel medio periodo inoltre, l’Azienda sanitaria conta di programmare assunzioni per ulteriori unità di personale, in varie posizioni, per il potenziamento dei reparti del Santa Scolastica da tempo in difficoltà e la riapertura di quelli chiusi. Su tutti Urologia”. “Gli impegni assunti dal Direttore Generale Arturo Cavaliere nel corso dell’incontro – ha aggiunto e concluso Enzo Salera – rappresentano un risultato importantissimo per i cittadini di Cassino e del comprensorio, che potranno contare, in tempi stretti, su più medici di Pronto Soccorso, su reparti potenziati e su servizi migliori, erogati anche nei locali che sorgeranno nell’ex De Posis. Come primo cittadino e Presidente della Consulta, con i colleghi del territorio, seguiremo tutti i prossimi passaggi, avendo cura di informare i cittadini su ogni risultato raggiunto. Tengo a ringraziare il DG Cavaliere per il fruttuoso confronto, per la capacità di ascolto mostrata e per le rapide soluzioni individuate a soli 15 giorni dall’ultimo incontro che abbiamo avuto, sulla situazione del Santa Scolastica”.
Di Mambro: dai furti alle persone armate in giro, situazione pericolosa
Peraltro il declino della funzionalità dell’ospedale di Cassino coincide con un incremento degli episodi di violenza e dei casi di micro criminalità. L’attivista per la buona sanità, nonché consigliere comunale di minoranza, Carmine Di Mambro, è intervenuto nelle ultime ore per denunciare come “la situazione di insicurezza che si protrae da tempo all’interno e all’esterno dell’ospedale di Cassino ha raggiunto livelli inaccettabili. Le recenti testimonianze di operatori sanitari, che descrivono un contesto di furti, tentativi di effrazione e persino la presenza di persone armate all’interno della struttura, sono un grido d’allarme che non possiamo più ignorare. È inammissibile che chi lavora con dedizione per la salute della nostra comunità debba operare in un clima di costante paura. La mancanza di una videosorveglianza efficace e l’assenza di controlli notturni adeguati espongono il personale del pronto soccorso, le guardie non armate e, di conseguenza, anche i pazienti a rischi gravissimi”.
“Vanno potenziati la videosorveglianza ed i controlli notturni”
Di Mambro rilancia le segnalazioni ricevute: “Abbiamo raccolto testimonianze inquietanti di tentativi di furto, di persone che si aggirano indisturbate nei reparti e, cosa ancor più grave, di individui che portano con sé armi bianche come avvenuto l’altra notte quando ignoti hanno danneggiato la porta del bar all’interno del nosocomio. La facilità con cui si può accedere all’ospedale durante la notte, con porte perimetrali spesso aperte, non fa che aggravare una situazione già critica. Il nostro pronto soccorso è diventato un punto di riferimento per un numero sempre maggiore di pazienti con problematiche psichiatriche, aumentando ulteriormente i potenziali rischi in un contesto di sicurezza già precario. Il confronto con altre realtà, come l’ospedale di Frosinone dove l’accesso è rigidamente controllato per garantire la sicurezza, evidenzia ancora di più l’urgenza di un cambio di passo anche a Cassino”, incalza Di Mambro. “Chiedo con forza alle autorità competenti di intervenire immediatamente per garantire la sicurezza di chi lavora e di chi è ricoverato nel nostro ospedale. È necessario un potenziamento della videosorveglianza, un incremento dei controlli notturni con personale adeguatamente formato e la rigorosa applicazione delle norme di chiusura delle porte perimetrali durante le ore notturne. Non possiamo permettere che la negligenza e la mancanza di investimenti mettano a repentaglio l’incolumità di chi ogni giorno si dedica alla cura degli altri”.