Le tradizionali giornate di festa primaverili – Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio – e i lunghi “ponti” che quest’anno hanno regalato più giorni liberi dal lavoro, sono da sempre occasione per gite all’aria aperta e scampagnate in mezzo alla natura. Ma come ogni anno, al ritorno dei gitanti, restano purtroppo anche le tracce meno gradevoli del loro passaggio: rifiuti abbandonati, plastica ovunque, avanzi di cibo e bottiglie lasciate sui prati.
Una delle aree più colpite è la località Prato a Pescosolido, meta molto frequentata per pic-nic e grigliate in queste giornate. Lì, come segnalato da residenti e volontari anche su gruppi social, al termine del ponte del 1° maggio sono stati rinvenuti sacchi colmi di immondizia, piatti e bicchieri in plastica, cartoni di pizza, bottiglie di vetro e persino resti di alimenti in decomposizione, lasciati incustoditi tra i cespugli e sui prati.
“È una vergogna – commenta una cittadina – ogni anno è la stessa storia: chi viene qui a godersi la natura, poi la distrugge. Nessun rispetto per l’ambiente, né per chi vive in questi luoghi tutto l’anno”.
La situazione non è diversa in altre zone verdi della provincia, spesso prese d’assalto durante i giorni festivi e lasciate in condizioni disastrose. Le segnalazioni arrivate dalle associazioni ambientaliste parlano di un fenomeno che si ripete puntualmente e che richiede misure più efficaci.
Si invocano più controllo e sanzioni per gli incivili, ma anche campagne di sensibilizzazione più incisive rivolte soprattutto ai giovani e ai gruppi che organizzano gite improvvisate. Alcuni cittadini propongono l’installazione di cartelli informativi, la presenza di pattuglie nei punti più frequentati e l’aumento dei contenitori per la raccolta differenziata.
Nel frattempo, come ogni anno, saranno i volontari e le associazioni locali a dover intervenire per ripulire i danni dell’inciviltà altrui.