Home Politica Pd Frosinone, ultimi colloqui per far ripartire il congresso. Circolo dem: consiglieri...

Pd Frosinone, ultimi colloqui per far ripartire il congresso. Circolo dem: consiglieri comunali pronti a fare la loro parte

Le vicende del congresso provinciale e degli equilibri fra dem del capoluogo tornano ad incrociarsi anche sulla via della possibile soluzione

Norberto Venturi e Angelo Pizzutelli
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Missione impossibile o possibile riavviare il percorso congressuale nel Pd provinciale e restituire un minimo di attività al circolo cittadino dem del capoluogo? Due tentativi in corso lo sperimenteranno da qui a breve tempo. Iniziamo dal fiorentino Federico Gianassi che – da commissario ad acta del tesseramento della federazione di Frosinone – s’è fatto carico della grana di tentare di sbrogliare la matassa dell’ingarbugliata vicenda congressuale. Certo il clima, fortunatamente per lui, tra Francesco De Angelis e Sara Battisti pare migliorato (grazie anche ad un vertice romano tra le rispettive componenti) ed è stato immortalato nell’idillio televisivo alle spalle del neo sindaco di Ceccano Andrea Querqui. Gianassi sta facendo colloqui da una decina di giorni coi referenti del partito, ha preso le mosse dalla consigliera regionale Battisti, dal presidente del Pd Lazio De Angelis, dall’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo, per proseguire coi candidati alla segreteria Luca Fantini ed Achille Migliorelli. È passato alla commissione congresso ascoltando l’ex presidente Tanzilli, per per poi incontrare la componente De Angelis-Grossi mentre, mercoledì prossimo, parlerà con gli ex commissari della componente Battisti-Pompeo che hanno contestato la regolarità dell’ultima parte del tesseramento.

Gianassi, colloqui coi protagonisti al termine: presto la proposta d’intesa tra componenti

Ma cos’ha in testa Gianassi e cosa può materialmente fare per risolvere la crisi è oggetto di speculazioni tra gli stessi auditi. Il fiorentino s’è infatti limitato ad ascoltare e prendere appunti: non una battuta su come potrebbe andare a finire. Così, a dirla tutta, c’è chi ritiene che i suoi spazi di manovra siano in realtà molto ristretti al punto da non potere neanche di fatto riaprire i termini del tesseramento, per consentire una sorta di secondo tempo capace di riparare le fratture createsi con la prima e seconda distribuzione di tagliandi di iscrizione al Pd provinciale. Sicuramente, al termine dei colloqui, formulerà una sua proposta ma si pensa possa trattarsi di un’ipotesi di accordo tale da accontentare in qualche misura tutte le anime dem ciociare, sventando la resa dei conti e lo scorrere di altri veleni. Insomma sul tavolo è molto probabile che finisca una proposta di sintesi a bocce ferme, vale a dire sulla base dei rapporti di forza attuali. Sembra improbabile la riapertura del tesseramento che avrebbe dovuto essere decisa dalla commissione di garanzia di secondo grado ed attuata da un commissario ad acta con questo specifico incarico. Ma vedremo cosa accadrà.

Federico Gianassi, commissario tesseramento Pd Frosinone

Cristofari, Pizzutelli e Venturi in campo per ricostruire gli assetti del circolo

Veniamo al circolo Pd del capoluogo. Bisogna risalire ad inizio febbraio per ricollegare il terremoto nel capoluogo a quello provinciale congressuale: ma la tempistica è eloquente. Prima ci sono state le dimissioni dei membri della Commissione Tesseramento afferenti all’area di Battisti e Pompeo, quindi quelle del presidente della Commissione Tanzilli, a seguire la mossa del capogruppo al Comune di Frosinone Angelo Pizzutelli – che però innesca ulteriori motivi di malcontento, relativi al mancato ruolo del capoluogo nell’ambito delle strategie provinciali dem – e poi sono arrivate le “rese” di quattro membri della segreteria del partito di Frosinone. A seguire le dimissioni della vice segretaria De Angelis e del presidente Sacchetti. Da allora ad oggi c’è stato – prima del voto ceccanese – il tentativo di riunire tutte le parti su convocazione del segretario di circolo Marco Tallini ma poi la cosa non s’è fatta. Adesso a prendere l’iniziativa sono i consiglieri comunali Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi e Angelo Pizzutelli: hanno inviato al circolo una nota in cui si propongono di gestire il Pd comunale per la fase di transizione necessaria a traghettare il circolo verso un nuovo direttivo. “Il partito deve riorganizzarsi – ha commentato il consigliere Venturi -, bisogna essere pronti a tutti gli eventi anche perché non sappiamo che fine farà questa consiliatura e quando finirà. È indispensabile agire. Nel partito ci sono stati problemi al congresso provinciale e una situazione generale da rimettere in ordine. Noi vorremmo farlo rapidamente”.

“Ora un passaggio nel partito: non deve penalizzare nessuno, ma essere costruttivo per tutti”

“Come gruppo consiliare – aggiunge Venturi – abbiamo cercato di lavorare ad una soluzione e stiamo sollecitando il partito per trovare insieme una strada che non sia penalizzante per nessuno. Che al centro ponga il fatto che abbiamo assolutamente bisogno di un riferimento politico oltre che amministrativo. Speriamo di non trovare ostacoli. Abbiamo dato la disponibilità come gruppo consiliare ad impegnarci di più sotto il profilo politico, collaborando con tutti gli iscritti e le realtà di Frosinone. Questo ci auguriamo di fare attraverso un passaggio nel partito che, ripeto, non deve vedere nessuno penalizzato, che deve essere costruttivo e non di rimprovero sul fatto e non fatto”.

Del resto a Frosinone si vota tra poco più di due anni e la situazione del centrosinistra è devastata in maniera perfino peggiore di un centrodestra pur malconcio e non meno spaccato. Sospesi i temi locali, intanto, il circolo almeno mostra bandiera nelle strade come componente del gruppo dei promotori della consultazione su lavoro e cittadinanza. Tallini fa volantinaggio insieme ad altri attivisti dem: “un bel pomeriggio a Frosinone con i ragazzi e le ragazze del Comitato 5Sì referendum. In questi ultimi giorni che ci separano dal voto sarà importante continuare a spiegare alle persone la necessità di andare a votare il prossimo 8-9 giugno. Sicurezza, lavoro e cittadinanza possono essere gli elementi rifondativi rispetto ad una società sempre più escludente, una società che noi vogliamo profondamente cambiata. Anche a Frosinone”.

- Pubblicità -
Exit mobile version