Serie B – Il Frosinone espugna l’Adriatico battendo il Pescara 1-2 al termine di una gara intensa e combattuta. Dopo l’equilibrio del primo tempo, nella ripresa i giallazzurri cambiano marcia e trovano l’allungo decisivo grazie a una straordinaria conclusione dalla distanza di Oyono, che spezza l’equilibrio e indirizza definitivamente il match.
Il primo tempo
Partenza fulminea del Pescara, che sblocca il match dopo appena un minuto con Tonin, bravo a sorprendere la difesa giallazzurra. La risposta del Frosinone è immediata: al 4’ Koutsoupias ristabilisce la parità con una giocata di qualità, liberandosi della marcatura e battendo l’estremo difensore sul secondo palo.
La gara resta viva e combattuta. Gli abruzzesi provano a spingere soprattutto con Tonin e sulle palle inattive, trovando però un Frosinone attento in fase difensiva e pronto a ripartire. I giallazzurri, dal canto loro, costruiscono una buona occasione con Calò, che però spreca da posizione favorevole mandando alto.
Il Pescara va ancora vicino al gol con Dagasso, il cui sinistro illude il pubblico ma termina sull’esterno della rete. Sul fronte opposto, le conclusioni dalla distanza del Frosinone non impensieriscono più di tanto la retroguardia biancazzurra.
Al 37’ arriva l’episodio più discusso: Faraoni insacca da calcio d’angolo, ma il gol viene annullato dopo le vibranti proteste del Frosinone per una spinta ai danni di Calò. Ne nasce una lunga interruzione, con ammonizione per lo stesso Faraoni e corner ripetuto, sul quale la difesa giallazzurra riesce a salvarsi sulla linea.
Nel finale il ritmo resta alto e nervoso, con diversi falli e un’ammonizione per Bracaglia. Dopo un solo minuto di recupero, le squadre rientrano negli spogliatoi sull’1-1, al termine di un primo tempo intenso e ricco di episodi.
Il secondo tempo
La ripresa si apre con ritmi più alti e maggiore aggressività da parte del Frosinone, che prova subito a prendere campo. Il Pescara risponde con ordine, affidandosi soprattutto alle palle inattive e alle iniziative di Letizia. La partita resta viva e combattuta, con continui ribaltamenti di fronte.
La prima vera svolta arriva a metà tempo: dopo un’occasione importante costruita da Raimondo e neutralizzata da un grande intervento di Desplanches, il Frosinone trova il raddoppio con una prodezza individuale. Oyono lascia partire una conclusione potentissima dalla distanza che si infila sotto l’incrocio, senza lasciare scampo al portiere abruzzese.
Il Pescara non si arrende e reagisce subito, andando vicino al pareggio con Caligara, costretto però poco dopo ad alzare bandiera bianca per un problema fisico. Gorgone è costretto a rimescolare le carte, mentre Alvini inserisce forze fresche per gestire il vantaggio.
Nel finale gli spazi aumentano: il Frosinone sfiora il tris con i nuovi entrati, mentre il Pescara tenta l’assalto affidandosi più al cuore che alla lucidità. Non mancano proteste e tensioni nei minuti conclusivi, compreso un episodio disciplinare rivisto al Var che ridimensiona una decisione iniziale dell’arbitro.
Dopo cinque minuti di recupero e gli ultimi tentativi dalla distanza, il risultato non cambia: il Frosinone resiste e porta via dall’Adriatico una vittoria di carattere, maturata soprattutto grazie a una ripresa più concreta e cinica.
