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Promozione turistica sul Cammino di San Benedetto, da Roccasecca a Montecassino: finanziato il progetto

Il Ministero del Turismo ha finanziato un progetto di Villa Santa Lucia per implementare turisticamente l’ultima tappa del Cammino

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Il Ministero del Turismo ha finanziato un progetto di Villa Santa Lucia per implementare turisticamente l’ultima tappa del Cammino di San Benedetto, quella che va da Roccasecca a Montecassino.

Il sindaco di Villa Santa Lucia, Orazio Capraro, ha riunito i dipendenti del suo Comune, i referenti dei Servizi tecnici dei Comuni coinvolti e le diverse imprese che hanno lavorato al progetto per condividere il risultato conseguito al termine del processo realizzativo. All’incontro ha partecipato anche il presidente dell’Associazione degli Ergonomi Italiani della regione Lazio, la prof.ssa Ivetta Ivaldi, che ha seguito da vicino lo sviluppo del progetto considerandolo oramai “un caso di intervento ergonomico per l’ottimizzazione dei Cammini europei”. Infatti, il sindaco di Villa Santa Lucia, nonché presidente dell’Associazione dei Comuni della provincia di Frosinone denominata SER.A.F., ha presentato il progetto nell’edizione dell’ottobre 2024 della Fiera Internazionale dell’Ergonomia dei Cammini che si è tenuta a Cassino, nell’aula Magna della Facoltà di ingegneria di UNICAS, e ha illustrato i risultati conseguiti nell’edizione di ottobre di quest’anno sempre a Cassino, all’Historiale.

Il progetto ha richiesto un intervento corposo che è servito a mettere in sicurezza un tratto del Cammino, quello che va dal Santuario della Maddonna delle Grazie, appena fuori il borgo di Villa, verso Montecassino. Qui è stato istallato un robusto guard rail di protezione per evitare scivolamenti a valle, soprattutto per i ragazzi che oramai intraprendono spesso il cammino per motivi culturali. Questo tipo d’intervento gli Ergonomi lo attribuiscono alla cosiddetta “Ergonomia fisica” perché si tratta di armonizzare la robustezza della struttura di sicurezza con i colori e le forme del paesaggio.

Un altro intervento è servito per rappresentare, con appositi cartelli posti lungo il Cammino, presso i Comuni attraversati, le cinque attrattività su cui il territorio del Cassinate punta per attrarre il cosiddetto “turismo esperienziale” e che vengono tecnicamente chiamati “cluster”. Esse compongono quello che viene definito dalla Convenzione di Faro come “patrimonio territoriale”. Ne fanno parte: il patrimonio archeologico dell’area, quello dei castelli costruiti intorno ai borghi, la Memoria della Seconda guerra mondiale combattuta a ridosso della Linea Gustav, la vita e la storia dei Santi che sono passati da Montecassino e la vita stessa dell’Abbazia, l’insieme dei Cammini che attraversano il territorio e che hanno dato vita all’Associazione dei Comuni Terra dei Cammini e alla DMO che porta lo stesso nome. Le indicazioni che si ricavano, consultando i cartelli, coinvolgono tutti i Comuni del territorio in un modo o nell’altro e stimolano coloro che seguono il Cammino, cittadini del luogo e turisti che vengono da fuori, a seguire itinerari interessanti aggiuntivi.

Chi volesse approfondire la conoscenza dei luoghi della storia e dei percorsi per immergersi nel territorio e visitare i luoghi può servirsi peraltro dei QRCode che sono installati in ogni cartello e che rimandano a un sito web per gli approfondimenti del caso. Ciò consente un progressivo arricchimento delle informazioni da rendere note attraverso questo sistema anche grazie alla collaborazione con tutti gli studiosi che saranno ulteriormente coinvolti nella descrizione dei luoghi e della loro storia. Un altro cartello più piccolo istallato lungo il Cammino nei pressi dei Comuni attraversati indica dove timbrare la credenziale che il camminatore porta con sé e dove raccogliere informazioni dirette dai referenti del luogo. L’intero complesso informativo viene classificato dagli Ergonomi come facente parte dell’Ergonomia cognitiva.

La formulazione del progetto, prima, e la sua realizzazione, poi, che ha richiesto un anno di lavoro, ha comportato il lavoro di equipe di diverse aziende del luogo. Esse hanno lavorato assieme e hanno dovuto integrare i loro saperi e le loro competenze. È stato pure fondamentale la condivisione con le Amministrazioni comunali e con i funzionari dei Servizi tecnici che hanno seguito il processo e hanno convenuto sui luoghi dove allocare la cartellonistica turistica. Non sono mancati problemi relativi alle autorizzazioni sovra comunali e a qualche atto di vandalismo che pure c’è stato. Inoltre, il controllo del Ministero del Turismo, tramite Invitalia, è stato assiduo e comunque confortante. La rappresentazione dello stato di avanzamento avvenuta in occasioni importanti, a Torino nel 2024 e a Bologna nel 2025, in occasione dell’Assemblea Nazionale dei Comuni italiani (ANCI) è servita per condividere decisioni su aspetti che l’esperienza sul campo suggeriva. L’intero processo viene attribuito dagli Ergonomi come “Ergonomia organizzativa”

Il RUP di Villa Santa Lucia, l’ing. Rocco D’Aguanno, che ha seguito con diligenza, pazienza e competenza tutto il processo, ha ringraziato il prof. Renato Di Gregorio e il dott. Antonio Vagnani che lo hanno assistito in questo impegnativo lavoro. Ora lui e i colleghi dei Servizi tecnici dei Comuni coinvolti diventeranno i testimonial dei programmi formativi che l’Associazione dei Formatori italiani (AIF) e l’Associazione degli Ergonomi italiani (SIE) stanno progettando per i Servizi tecnici di tutta Italia. Una prima versione è stata presentata il 23 ottobre scorso nell’ambito della Fiera Internazionale dell’Ergonomia dei Cammini che si è tenuta a Cassino e poi presentata nuovamente a Gaeta il giorno successivo. Già otto ANCI regionali si sono dichiarate interessate a prendere in considerazione questa proposta nel corso del 2026. I Tecnici che si qualificheranno tramite questa iniziativa potranno poi fare l’esame per diventare Ergonomi specializzati in Ergonomia del Territorio secondo la Norma UNI 11.934 del 2024.

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