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Quindici anni senza l’avvocato Massimo Pallini: Cassino ricorda l’“eroe borghese” ucciso per il suo lavoro

Per onorarne il ricordo, lunedì 27 ottobre alle ore 18, verrà celebrata una messa di suffragio nella chiesa di Sant’Antonio di Padova

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“Una mano vile pose fine alla sua esistenza in un grigio pomeriggio di ottobre”. Così Giuseppe Di Mascio, presidente dell’Ordine, ricorda, in una toccante lettera, Massimo Pallini, l’avvocato assassinato nel suo studio a Cassino il 27 ottobre 2010.

Sono passati quindici anni da quel giorno, ma la memoria di Pallini resta viva nel cuore dei colleghi e della città. Per onorarne il ricordo, lunedì 27 ottobre alle ore 18 verrà celebrata una Messa di suffragio nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova.

Pallini, che aveva iniziato la sua carriera a Roma prima di trasferirsi a Cassino, era riuscito — con il sostegno della moglie Eliana — a costruire da zero uno studio stimato e riconosciuto. Una vita di sacrificio e professionalità spezzata da un delitto che, come scrive Di Mascio, “offese non solo la sua persona e la sua famiglia, ma tutta l’Avvocatura”. Definito “eroe borghese” per il suo impegno quotidiano nella difesa dei diritti e della giustizia, Pallini è oggi simbolo di una professione che, nonostante tutto, non si arrende.

“È nostro dovere – ricorda il Presidente Di Mascio – riaffermare la dignità del ceto forense e il ruolo centrale dell’Avvocatura in una società che voglia davvero assicurare libertà e giustizia”. La comunità cassinate si stringerà ancora una volta intorno alla memoria di un uomo che, con la sua vita e la sua morte, ha segnato profondamente la storia dell’Avvocatura locale.

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