È bastato un attimo perché un semplice rogo di sterpaglie rischiasse di trasformarsi in un incendio con conseguenze devastanti. È accaduto ieri pomeriggio ad Arce, in località Portone, in aperta campagna. Un anziano residente stava bruciando residui vegetali nei pressi della sua abitazione quando le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, hanno iniziato a propagarsi pericolosamente.
Ad evitare il peggio è stato l’intervento tempestivo di un vicino di casa, che ha notato il fumo e si è precipitato sul posto riuscendo a contenere le fiamme. Il rogo è stato così domato in tempo, evitando che il fuoco si estendesse alla vegetazione circostante.
L’episodio riaccende i riflettori sull’inizio della stagione degli incendi boschivi nel Lazio, un fenomeno che ogni estate mette a rischio intere porzioni di territorio. Oltre ai numerosi roghi dolosi che puntualmente devastano flora e fauna, episodi come quello di Arce dimostrano quanto siano pericolosi anche i gesti compiuti con leggerezza o sottovalutando il rischio.
Le ordinanze comunali, che in questo periodo vietano tassativamente l’accensione di fuochi nei campi e nelle aree rurali, devono essere rispettate scrupolosamente. Un’azione irresponsabile può trasformarsi in un disastro ambientale in pochi minuti, specie durante i mesi estivi quando caldo, siccità e vento creano le condizioni ideali per la propagazione delle fiamme.
La prevenzione, la vigilanza e la responsabilità di ogni cittadino sono strumenti fondamentali per proteggere il nostro patrimonio naturale e la sicurezza delle comunità locali. *Immagine di repertorio.