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Saf, la Regione Lazio non vuole indietro i 13,8 milioni anticipati a società e Comuni per i conguagli. “Una svolta”

Passa all'unanimità il rendiconto 2024 con segnali positivi sul fronte della riduzione dei costi. Ma la vera novità arriva da via Colombo

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Poco meno di quattordici milioni di euro come ristoro per aver accolto negli anni rifiuti romani e di altre province e come gesto di solidarietà verso i Comuni che, con la restituzione di quelle risorse avrebbero rischiato perfino il dissesto e con la Saf che riesce a far quadrare i conti che altrimenti non si sarebbero chiusi, visto che le amministrazioni avrebbero saldato il dovuto con tempistiche dilazionate e incompatibili con le necessità finanziarie della società che gestisce il Tmb di Colfelice.

Il gesto della Regione Lazio, annunciato in assemblea dei soci della Società Ambiente Frosinone svoltasi al salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale, dall’assessore al Bilancio della giunta Rocca, Giancarlo Righini ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tanti sindaci e assessori in apprensione per i conguagli e gli aumenti delle tariffe che si erano già trasformati in avviso di messa in mora e debiti potenzialmente pesanti su bilanci fragili. L’approvazione del consuntivo Saf 2024 è, quindi, arrivata in volata dai primi cittadini e delegati presenti, che hanno espresso voto unanime su un documento finanziario chiuso con 185mila euro di attivo e che registra una maggiore produzione, maggiori ricavi, con 7 dipendenti in meno. In assemblea erano rappresentati 59 comuni. Il fatturato complessivo Saf ammonta a 33 milioni e 91mila euro evidenziando, rispetto al precedente esercizio, un aumento dei ricavi di 7 milioni e 866 mila euro. Un risultato – avvertono dalla società – “raggiunto grazie all’incremento delle lavorazioni dei rifiuti di circa il 32% in più rispetto all’anno precedente, passati da 83.301 tonnellate nell’anno 2023 a 109.886 tonnellate nell’anno 2024, ma anche grazie alla riduzione dei costi di gestione”.

Lavorazione rifiuti cresciuta del 30% e costo del personale ridotto di 162mila euro

Il presidente Fabio De Angelis ha sostenuto di aver adottato “una politica di ottimizzazione delle risorse interne, sia del personale dipendente, sia nell’utilizzo delle rimanenze di materie di manutenzione, che ha generato una riduzione delle lavorazioni eseguite da terzi per 29% e una riduzione dell’acquisto di materiale di manutenzione del 55%”. Tagliato anche il costo del personale dipendente, pari a 5 milioni e 23mila euro circa, con una diminuzione rispetto all’esercizio precedente di 162.891 euro. E’ poi entrato in funzione l’impianto fotovoltaico e, quindi, a partire del secondo semestre 2024, c’è stata una riduzione del 58% del consumo di energia elettrica. L’aumento dei ricavi delle vendite nell’anno 2024 – che è stato del 34% rispetto all’esercizio precedente ed il contenimento dei costi – hanno permesso – ha sottolineato sempre De Angelis – “di adottare un accantonamento a fondo rischi per vertenze legali pari a € 829 euro circa, di coprire totalmente l’imputazione degli ammortamenti, sia dei beni materiali che immateriali, per € 1.262.999 e le perdite dell’esercizio precedente, accantonati in bilancio nell’anno 2023”. Dopo aver ringraziato il cda, il collegio dei sindaci, la dirigenza e la direzione tecnica di Saf SpA “per la collegialità del lavoro svolto e per lo spirito di collaborazione grazie ai quali è stato possibile chiudere il Bilancio 2024 in attivo”, il presidente della Società Ambiente Frosinone ha passato la parola all’assessore Giancarlo Righini.

La giunta Rocca ammette: ristorate comunità che hanno già dato ad altri territori

Dalle parole dell’esponente della giunta regionale è arrivata la svolta: “Vi comunico che, in piena condivisione con il presidente Rocca, abbiamo deciso che i 13.800.000 euro che la Regione Lazio, sostituendosi ai Comuni, ha anticipato a Saf SpA per i conguagli 2007/2012 sono da considerarsi a fondo perduto. Ciò significa che la Regione non ne chiederà la restituzione ai Comuni. La partita si chiude qui – ha scandito Righini -. Questo provvedimento mette in salvo Saf SpA, ma soprattutto scongiura il rischio di dissesto economico cui sarebbero andati incontro i Comuni della provincia di Frosinone se avessero dovuto pagare quei conguagli. È un atto di alto valore risarcitorio che, come Regione Lazio, abbiamo ritenuto di riconoscere alla Ciociaria per compensare le comunità locali dei disagi e dei sacrifici sostenuti per avere accolto, quando è servito, anche i rifiuti provenienti da fuori provincia. Si tratta di un beneficio che abbiamo potuto concedere perché, proprio martedì, la Corte dei Conti, con il giudizio di parifica, ha certificato la corretta gestione delle risorse regionali, autorizzando investimenti e ulteriori spese per 120 milioni di euro nel 2025”.

Meno esternalizzazioni e consumi elettrici tagliati grazie al fotovoltaico

E’ scoppiato un applauso tra i sindaci ed i delegati presenti mentre il presidente De Angelis ha ringraziato l’assessore Righini “per lo storico stanziamento concesso dalla Regione Lazio che mette in salvo le casse dei Comuni e allo stesso tempo la Società Ambiente Frosinone e la tenuta del ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone, un provvedimento storico che risarcisce la provincia di Frosinone per il contributo dato al territorio di Roma e del Lazio negli ultimi anni”.

Ma Regione Lazio a parte quel che è balzato agli occhi è l’aumento rilevante del quantitativo di rifiuti trattati a fronte della diminuzione dei costi che sono legati – tra l’altro – alla riduzione delle esternalizzazioni e all’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico. Sulle prospettive della Saf secondo i piani dell’attuale governance torneremo con altri approfondimenti.

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