Sora – Un episodio che desta parecchia inquietudine ed, anche se ha dell’inverosimile, purtroppo non è un caso isolato. Sono gli stessi residenti a confermarlo: dal cavalcavia della Bretella di collegamento Schito, la tangenziale tra via Trecce e Viale San Domenico, all’altezza del passaggio a livello, gli automobilisti più incivili gettano di tutto dai finestrini, anche bottiglie di vetro. Una cattiva abitudine, pericolosissima, perché sotto il viadotto ci sono campi coltivati, abitazioni con giardino, strade percorse da veicoli e pedoni. Se una di queste bottiglie colpisse la testa di qualcuno, oppure finisse sul parabrezza di un’auto o addosso ad un ciclista o motociclista, viene facile immaginare le possibili gravi conseguenze.
Non solamente buste di pattume, rifiuti in generale, ma anche oggetti che potrebbero essere causa di eventi infausti. Viene da chiedersi, al di là del senso civico e del rispetto per l’ambiente, come sia possibile che una persona non arrivi a comprendere la pericolosità di certi gesti. Possibile arginare il fenomeno con le telecamere? Ormai ci vorrebbe un obiettivo in ogni dove, che registri ogni scorrettezza, ogni infrazione, ogni reato. Ma davvero ne abbiamo bisogno? Davvero è necessario l’occhio di un “grande fratello” per stimolarci al rispetto delle regole e della sana convivenza? Non siamo più capaci di riflettere, di far parte di una comunità, di migliorare la nostra esistenza.
