Tre letti per il reparto di Oncologia dell’ospedale SS. Trinità di Sora, diretto dalla dottoressa Cecilia Nisticò, donati da don Angelo Moncelli, già cappellano militare e Cavaliere al merito della Repubblica, che ha tagliato il nastro del suo cinquantesimo anno di sacerdozio. Don Angelo ha sottolineato come, dopo cinquant’anni di servizio, ha scelto di fare egli stesso un regalo a chi soffre, dotando la struttura ospedaliera di Sora di nuovi letti elettrici destinati ai malati.
«Grazie alla generosità di Don Angelo Moncelli, all’Ospedale di Sora SS. Trinità abbiamo potuto inaugurare tre posti letto nel reparto di Oncologia che saranno preziosi per assicurare cure e assistenza a un numero maggiore di pazienti: un gesto di amore e solidarietà verso questa comunità e verso chi ha più bisogno, un esempio per tutti. Ringrazio Don Angelo e tutta la comunità ecclesiastica di Sora, a partire dal Vescovo Gerardo Antonazzo, per il prezioso contributo offerto al Servizio sanitario regionale e al territorio che riceverà grande beneficio da questa donazione». – A darne notizia Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio.
«Celebriamo a Sora il primato della solidarietà che arricchisce le nostre vite e rappresenta un valore importante per tutti e in particolare per chi ricopre incarichi pubblici. Con il presidente Francesco Rocca e tutta la Giunta regionale continueremo a lavorare per potenziare i presidi sanitari locali come quello di Sora, come abbiamo già iniziato a fare lo scorso anno con il rinnovo dei macchinari per la diagnosi e la cura di alcuni tumori, e per restituire ai cittadini del Lazio un livello di assistenza sanitaria all’altezza delle aspettative» conclude l’assessore Regimenti.
Insieme al direttore sanitario della struttura, il dottor Mario Fabi, al vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, monsignor Gerardo Antonazzo, all’assessore Regimenti e a diverse autorità militari e civili, il direttore generale Asl, Artuto Cavaliere, ha evidenziato la valenza del dono, soprattutto quando è rivolto alle persone più fragili e, in questo caso, ai malati oncologici.

“Il vero senso di fare rete – ha detto nel suo intervento il dg Asl – è quello di contribuire tutti insieme a orientare la propria azione verso uno spirito di donazione, soprattutto nei confronti delle persone più fragili, come appunto i pazienti oncologici, che però, come ha ricordato don Angelo, vivono nella speranza di ricongiungersi alle loro famiglie, grazie alle cure mediche, all’assistenza sanitaria e anche all’umanità del nostro personale. Non posso che ringraziare, quindi, don Angelo per un gesto assolutamente nobile e per questi importanti ausilii in un reparto di grandi fragilità e sofferenze come quello oncologico”.
A conclusione della cerimonia il vescovo Antonazzo ha impartito la benedizione e sottolineato l’importanza della donazione e del prendersi cura dell’altro, del malato.