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Sora – Tari e polemiche. Maura: “Aumento figlio di scelte locali, non della Regione”. Affondo a Di Stefano

Il consigliere regionale di FdI parla di "scelte amministrative discutibili volute esclusivamente dalla governance Di Stefano"

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Sulla querelle che ormai da giorni tiene banco a Sora, interviene il consigliere regionale di FdI Daniele Maura. Dopo le precisazioni dell’Assessore Altobelli – LEGGI QUI – che non hanno convinto i cittadini, è esplosa la polemica e una manifestazione è stata organizzata davanti al Comune per lunedì prossimo. Polemiche non solo sul piano dei contribuenti ma anche sul piano politico tanto che Maura ha puntato il dito contro le scelte della governance guidata dal sindaco Di Stefano.

“Troppo facile scaricare altrove le proprie responsabilità”

“In qualità di Parlamentare Regionale, eletto anche grazie alla fiducia di tantissimi cittadini di Sora, sento il dovere di intervenire sul tema del rincaro della TARI per fare chiarezza su due aspetti fondamentali: quello amministrativo, che è il più rilevante, e quello politico, che merita opportuni approfondimenti. – Spiega Maura.

Voglio rispondere direttamente al Sindaco Di Stefano, che è troppo facile scaricare altrove le proprie responsabilità. La verità è che l’aumento sproporzionato della TARI ricade esclusivamente su scelte amministrative discutibili, volute dalla sua governance a partire dalla gestione della società in-house Ambiente e Salute S.r.l. Basta analizzare i conti per capire: l’incremento dei costi del personale di oltre 1 milione di euro è un dato che, da solo, fa saltare qualsiasi equilibrio finanziario, senza contare altri possibili costi che potrebbero gravare sulla società.

Questo significa una cosa sola: determinate scelte, per quanto legittime, portano a delle conseguenze. Di fronte a queste, un amministratore dovrebbe avere il buon senso e il coraggio di dire la verità ai propri cittadini, non di inventare responsabili esterni.

È fondamentale correggere la narrazione fuorviante che tira in ballo la Regione Lazio. La Regione ha il solo e unico obbligo di verificare la conformità dei piani tariffari ai parametri tecnici stabiliti dall’ARERA. Le tariffe, invece, vengono elaborate dalla SAF e successivamente approvate dall’Assemblea dei Sindaci, presieduta dallo stesso Di Stefano in qualità di Presidente della Provincia. Attribuire colpe alla Regione è dunque irrispettoso, fuori luogo e istituzionalmente scorretto.

Le dichiarazioni del Comune di Sora, a firma dell’Assessore al Bilancio e sostenute dal Sindaco, secondo cui non vi sarebbe “nessun aumento deciso dal Comune ma una semplice applicazione dei rincari regionali”, sono di una gravità tale da meritare un’immediata rettifica e attente valutazioni politiche nelle sedi opportune”. – Aggiunge Maura.

“Perchè altri Comuni non hanno aumentato la TARI?”

Poi aggiunge: “Mi pongo, e pongo ai cittadini, una domanda semplice ma ricca di significato: perché tantissimi altri Comuni della nostra Provincia non hanno aumentato la TARI, o lo hanno fatto in maniera molto più contenuta? La risposta è evidente.

Infine, da uomo di partito, non posso che condividere e sostenere la linea di coerenza tracciata in tempi non sospetti dall’ex Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, Federico Altobelli. Già allora denunciava una gestione ‘leggera’ della società Ambiente e Salute S.r.l., chiedendo un accesso agli atti rimasto senza adeguate risposte. Il suo lavoro di controllo mirava a evitare esattamente ciò che oggi è accaduto a discapito della comunità sorana. Come Fratelli d’Italia, continueremo a vigilare per tutelare i cittadini, chiamati a compiere ulteriori e ingiusti sacrifici economici in un momento già così difficile”. – Conclude l’onorevole di FdI.

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