Le strade della Ciociaria tornano al centro dell’attenzione per l’alto numero di incidenti registrati negli ultimi mesi. In particolare la SR 666, conosciuta come “strada del Diavolo”, la SR 214 Sora–Ferentino e la Sora-Cassino si confermano tra i tratti più pericolosi, con frequenti sinistri che spesso hanno conseguenze gravi. Un’emergenza che coinvolge quotidianamente automobilisti, motociclisti e viaggiatori, e che alimenta la richiesta di misure concrete per la sicurezza.
Numeri e criticità
Secondo i dati forniti dalle forze dell’ordine, gran parte degli incidenti avviene a causa dell’alta velocità e delle distrazioni alla guida, ma non mancano responsabilità legate alla scarsa manutenzione: asfalto usurato, segnaletica sbiadita e barriere insufficienti. I tratti più trafficati, spesso senza corsie di emergenza e illuminazione adeguata, diventano così veri e propri punti neri della viabilità.
Le richieste dei sindaci e dei comitati
Dai comuni attraversati da queste arterie arriva un appello corale: servono interventi immediati. Alcuni sindaci hanno già chiesto alla Provincia di Frosinone e alla Regione Lazio di destinare fondi specifici per rifacimento del manto stradale, installazione di guardrail moderni e potenziamento dell’illuminazione. Anche i comitati civici, nati spontaneamente lungo le zone più critiche, spingono affinché non ci si limiti a soluzioni tampone. C’è da dire che la Provincia, negli ultimi mesi, è intervenuta su numerosi tratti con l’iniziativa “Sulla Buona Strada” ma restano tante le criticità.
I controlli delle forze dell’ordine
Polizia Stradale e Carabinieri hanno intensificato i controlli, soprattutto nei fine settimana, quando si registra un aumento di traffico e di condotte pericolose. Posti di blocco, autovelox mobili e pattuglie lungo le direttrici principali rappresentano un deterrente, ma gli stessi operatori ammettono che senza infrastrutture adeguate i soli controlli non bastano a garantire la sicurezza.
Fondi e progetti in corso
La Provincia di Frosinone ha annunciato ulteriori stanziamenti per la manutenzione straordinaria di alcuni tratti, ma i tempi di realizzazione restano lunghi. Intanto il territorio attende anche i fondi legati al PNRR e ai programmi regionali per la viabilità secondaria, che potrebbero portare a una modernizzazione significativa delle infrastrutture stradali.
Sicurezza come sviluppo
La questione non riguarda solo l’incolumità degli automobilisti, ma anche lo sviluppo economico e sociale del territorio. Strade più sicure significano collegamenti migliori per studenti, lavoratori e imprese. Per questo l’appello che arriva dalla Ciociaria è unanime: fare presto, perché ogni giorno di ritardo aumenta i rischi.