Usa – Un drammatico episodio si è consumato nella contea di Polk, in Florida, dove un uomo di 42 anni, sopravvissuto all’attacco di un alligatore, è stato colpito a morte dalla polizia dopo aver minacciato gli agenti con un comportamento violento e irrazionale. Secondo quanto riportato dai media nazionali ed esteri, l’uomo si sarebbe tuffato in un lago popolato da alligatori, apparentemente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nonostante fosse stato ferito a un braccio da uno dei rettili, avrebbe continuato a comportarsi in modo aggressivo, terrorizzando i residenti di una zona abitata nelle vicinanze.
Lo sceriffo della contea, Grady Judd, ha descritto alla stampa la scena come “sconvolgente”: “È stato attaccato da un alligatore e nonostante ciò ha continuato a dare in escandescenze. Era fuori controllo”.
Tutto è iniziato alle prime luci dell’alba, quando l’uomo si è presentato in stato confusionale presso un ippodromo, dove ha chiesto di contattare il figlio, per poi allontanarsi improvvisamente. Circa due ore dopo, un passante lo ha visto entrare nel lago di Lakeland, a sud di Orlando. Nonostante qualcuno avesse cercato di lanciargli un giubbotto salvagente, la vittima lo avrebbe rifiutato.
Poco dopo l’uomo è stato morso da un alligatore al braccio destro e, uscito dall’acqua sanguinante, si è diretto barcollando verso un quartiere residenziale. Alcuni testimoni hanno riferito che “ringhiava” a chi cercava di avvicinarsi, mostrando atteggiamenti minacciosi.
Al momento dell’arrivo della polizia, il 42enne aveva in mano un paio di forbici da giardinaggio e aveva già lanciato un mattone contro un veicolo. Secondo il rapporto ufficiale, Schulz avrebbe cercato di forzare l’ingresso di un camion e, alla vista degli agenti, li avrebbe aggrediti con l’attrezzo da taglio.
Nonostante gli fosse stato intimato di gettare le cesoie, l’uomo avrebbe ignorato gli ordini. L’uso del taser da parte degli agenti si è rivelato inefficace. A quel punto, il 42enne si sarebbe diretto verso l’auto di servizio, tentando di impossessarsi del fucile di dotazione.
A fronte della minaccia imminente, gli agenti hanno aperto il fuoco con le armi d’ordinanza, colpendolo mortalmente. Le autorità hanno avviato un’indagine interna per chiarire ogni aspetto dell’accaduto. Gli agenti coinvolti resteranno in congedo amministrativo fino alla conclusione delle verifiche ufficiali.