“In politica si può scegliere di costruire o di sopravvivere. L’amministrazione comunale di Veroli, e in particolare l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, da anni ha scelto la seconda via: quella dell’assistenzialismo, dei bonus a pioggia, delle iniziative spot buone solo per qualche post autocelebrativo sui social. Un approccio che, al netto dell’apparenza, produce risultati pari a zero. E i dati — anzi, la totale assenza di dati — lo confermano”. Così Adelina Mihaylova, Vice Segretario di Forza Italia Veroli, accusa l’attuale amministrazione – e in particolare l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio – di portare avanti politiche assistenzialiste, prive di visione e risultati concreti.
“Totale assenza di dati e strumenti di monitoraggio sull’andamento del turismo e delle attività commerciali”
“Già, perché non esiste alcun monitoraggio reale sul numero di presenze turistiche, sulla permanenza media nelle strutture ricettive, né alcun dato ufficiale su cui fondare una strategia o valutare l’efficacia delle misure adottate, come dovrebbe essere in una normale gestione del bene comune. A Veroli invece si fanno cose a caso, giusto per poter dire “Abbiamo fatto qualcosa”. Nessuno studio, nessuna rilevazione, nessuna analisi. Solo comunicati trionfalistici che però si sbriciolano al primo contatto con la realtà: quella che si vede durante il giorno, quando la musica dell’ennesimo evento toccata e fuga si è spenta. In assenza di indicatori concreti, ogni affermazione dell’amministrazione resta una vuota esercitazione di propaganda, una narrazione autoreferenziale che non serve né ai cittadini né agli operatori economici. E, anche se dovessero esserci dei dati, le azioni fino ad oggi non hanno portato nessun beneficio concreto ai commercianti, a meno che non vendono alcolici nel centro storico. Ma per il resto delle attività e del territorio tutto, il nulla assoluto.
Chi ha le deleghe oggi le detiene da anni. E cosa abbiamo ottenuto? Una lenta agonia del commercio locale, una fuga di attività dal centro storico, una città sempre più svuotata. Le soluzioni proposte non vanno oltre i soliti contributi una tantum, assegnati a pochi prescelti, come se qualche centinaio di euro potesse risolvere problemi strutturali che richiedono visione, metodo, competenze”. – Prosegue Adelina Mihaylova.
Il caso del PalaCoccia
“Chi vive da sempre sulle spalle della politica — e non conosce la fatica di tenere aperta un’attività, di pagare stipendi, contributi e affitti, di attrarre clientela ogni giorno — crede davvero che basti un bonus per riaccendere l’economia locale. Ma la realtà è ben diversa: le aziende hanno bisogno di flussi costanti di persone, di servizi efficienti, di un ecosistema cittadino favorevole che rendano Veroli attrattiva tutto l’anno, non di contentini pre-elettorali e poche persone solo durante la solita sagra di turno o qualche evento da toccata e fuga. – Spiega ancora il Vice Segretario di Forza Italia Veroli – Un caso emblematico? Il PalaCoccia. Una struttura con un potenziale enorme, che è costata a noi cittadini più di 10 milioni di euro in tutti questi anni, lasciata sotto-utilizzata. In un Paese come l’Italia che nel 2024 è primo in Europa e secondo al mondo per il turismo congressuale — con un +8,2% rispetto all’anno precedente secondo i dati di Federturismo Confindustria — Veroli resta spettatrice passiva. Eppure, con una gestione affidata a professionisti o ad aziende competenti, il PalaCoccia potrebbe diventare un polo di attrazione per convegni medici, congressi tecnologici, eventi e corsi aziendali, portando presenze reali, ricadute economiche, lavoro. Non le solite manifestazioni di qualche ora, ma veri e propri congressi con la durata di qualche giorno che quelli si, porteranno una vera spinta dell’economia verolana. Basti pensare a quello che rappresenta Fiuggi ad esempio nella nostra provincia e del boom che l’ha vista crescere a dismisura. Certo, sono due realtà diverse, ma anche Veroli ha delle bellezze culturali e religiose che possono aumentare l’offerta territoriale per chi viene per partecipare ad un congresso aziendale o medico che sia”.
Affondo all’assessore
“Ma per questo servirebbe coraggio. E visione. Due qualità che l’attuale assessore, espressione di quel Partito Democratico che ovunque si distingue per il culto dell’assistenzialismo fine a se stesso, non ha mai dimostrato. Le politiche passive, la distribuzione casuale di bonus, le iniziative estemporanee e l’assistenzialismo sono il riflesso di un approccio politico logoro, incapace di affrontare le sfide contemporanee. Forza Italia Veroli dice basta. Basta all’improvvisazione, basta ai fondi distribuiti senza logica, basta alle autocelebrazioni vuote. E chiede di restituire dignità al commercio locale e di ridare centralità al tutto il territorio con un progetto serio che guarda al futuro, fondato su dati, analisi e obiettivi misurabili. Basta buttare polvere negli occhi alle persone per nascondere l’incapacità politica e l’assenza di visione concreta. Noi siamo pronti. Chi governa oggi, invece, è già in clamoroso ritardo. E Veroli non può più aspettare”. Conclude il Vice Segretario di Forza Italia Veroli.