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Violenza, bullismo, alcol e droga: i carabinieri salgono in cattedra per la legalità

Acuto - I Carabinieri, con il Comandante Cap. Alessandro Dell’Otto, hanno incontrato gli alunni della scuola Santa Maria De Mattias

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I Carabinieri della Compagnia di Anagni, con il Comandante Cap. Alessandro Dell’Otto e della Stazione di Acuto, hanno incontrato gli alunni della scuola Santa Maria De Mattias nella mattinata del 30 aprile. Durante gli incontri, cui hanno preso parte complessivamente circa 50 alunni e alunne nell’ambito del progetto denominato “contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità”, i Carabinieri hanno toccato le problematiche più svariate come quella relativa al ciclo dei rifiuti, passando per l’uso consapevole dei social network, le violazioni di genere e del codice rosso con esplicito riferimento allo stalking. E, ancora, si è parlato della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e delle conseguenze che ne derivano come il ritiro e la sospensione della patente di guida, oltre a quelle di natura sociale e sanitarie personali.

Bullismo, cyberbullismo e dark web

In particolare i militari si sono soffermati sull’argomento, molto sentito tra i ragazzi, quale quello del bullismo e cyberbullismo e sulle insidie nascoste di internet, soprattutto del “dark web”. Si è evidenziata la necessità di collaborazione della popolazione con le autorità ed in particolare con le forze di polizia. Durante il seminario, inoltre, sono state illustrare le varie specializzazioni che fanno parte dell’Arma dei Carabinieri dislocate su tutto il territorio nazionale ed anche internazionale. Nell’occasione, gli studenti hanno potuto conoscere le varie articolazioni dell’Arma dei Carabinieri, scoprendo che i Carabinieri hanno tante specialità come i Carabinieri Forestali, dei NAS, RIS, GIS, Subacquei, Sciatori, ecc. e soprattutto quella che rappresenta la spina dorsale, ovvero l’Arma Territoriale, quella cioè, più vicina alla cittadinanza con le sue oltre cinquemilacinquecento stazioni. I Militari hanno spiegato ai giovani come il primo passo per una vera cultura della formazione della legalità sia la necessaria collaborazione tra la popolazione e gli operatori di polizia.

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