Fratelli d’Italia, partito della premier che ha incluso Marche e Umbria nella Zes unica, ed i suoi eletti a parte da Massimo Ruspandini restano in trincea a studiare le mosse su come poter parare il colpo in provincia di Frosinone e, più in generale, nel Lazio meridionale. Dovendo mostrar bandiera nell’area che più di altre paga lo scotto della vicinanza alle zone agevolate. Per questo motivo l’inserimento nella zona economica speciale era diventata la battaglia – dall’ottobre del 2023 – della Regione a conduzione centrodestra e guida Francesco Rocca. Nelle ultime ore Lega e Forza Italia hanno rotto il silenzio. Nicola Ottaviani deputato del Carroccio eletto nel collegio Terracina-Cassino, ha diffuso una nota in cui sottolinea come su questa partita “ci giochiamo il futuro dei nostri territori e, soprattutto, la credibilità dell’intera nostra classe dirigente, intendendosi per tale non solo quella politica, ma anche quella imprenditoriale e sindacale. Solo se saremo in grado di fare tutti fronte comune, sarà possibile emendare il disegno di legge che vede l’inserimento dell’Umbria e delle Marche all’interno della Zes, unitamente alle regioni del sud Italia, saltando in modo assolutamente incomprensibile ed irragionevole le province di Frosinone e Latina, che hanno dimostrato in passato di saper utilizzare bene i fondi dell’ex cassa del Mezzogiorno”.

L’ex sindaco di Frosinone e il senatore fondano per la modifica del provvedimento
Il senatore fondano e potente coordinatore regionale azzurro, Claudio Fazzone, passa all’azione con una propria proposta di modifica, ritenendo che nel provvedimento di allargamento della Zes unica del governo “debbano essere incluse anche le province di Latina, Frosinone e Rieti. Con questo obiettivo presenterò degli emendamenti mirati al Disegno di Legge affinché anche per queste aree del Basso Lazio siano riconosciuti incentivi, agevolazioni, semplificazioni amministrative ed investimenti per il rilancio economico delle aziende esistenti e lo sviluppo di nuovi insediamenti industriali. Queste province soffrono da anni. L’occupazione è ai minimi storici. Le imprese stentano a sopravvivere. Inoltre, le province di Latina e Frosinone confinano con zone ad alta vocazione industriale, come Napoli e Caserta, che godranno in quanto incluse nella Zes di contributi finanziari, velocizzazione delle procedure amministrative, benefìci fiscali e occupazionali e ne sarebbero, ovviamente quanto ingiustamente, penalizzate anche dal punto di vista della competitività. (…) Il Lazio ha bisogno, al pari delle altre regioni del centro sud Italia, di misure concrete, strutturali e durature”. Il nostro impegno come Forza Italia resta massimo affinché siano date pari opportunità, dignità e sviluppo ai nostri territori”.
Battisti (Pd): “Quando si tratta di tutelare il Lazio, Rocca non tocca palla”
Della difficoltà tutta interna al centrodestra approfitta la consigliera regionale dem Sara Battisti: “È grave che il Governo Meloni utilizzi il proprio potere istituzionale per fini elettorali, annunciando l’inserimento nella Zona Economica Speciale dell’Umbria e delle Marche, quest’ultima a poche settimane dal voto regionale per un favore al candidato Acquaroli. Una mossa che sa di propaganda e che conferma quanto già temevamo: quando si tratta di tutelare il Lazio, l’amministrazione Rocca si volta dall’altra parte e non tocca palla. Perché non inserire Frosinone e Latina nella Zes? Molti esponenti del governo, peraltro, sono residenti nel Lazio, in primis la Presidente Meloni: una beffa ulteriore quando si esclude la nostra regione da provvedimenti così importanti. Più volte – ha aggiunto – ho sollecitato in consiglio regionale l’inserimento della provincia di Frosinone nella Zona Economica Speciale, ma ci è stato sempre detto che non era possibile. Eppure oggi, magicamente, si trovano gli strumenti per ampliare la Zes ad altre Regioni. È l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della giunta Rocca di farsi valere a livello nazionale e dell’irrilevanza politica del Lazio a guida centrodestra”.