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Zes unica: Mattia, Ruspandini e Pulciani incontreranno Foti

Il centrodestra provinciale cerca di uscire dall'angolo dopo lo smacco dell'esclusione delle province laziali dalla zona economica speciale

Da sinistra: Aldo Mattia, Massimo Ruspandini e Paolo Pulciani, parlamentari di Fratelli d'Italia
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La Zes unica annunciata dalla premier Meloni per Marche e Umbria, dopo le polemiche dei mesi scorsi a seguito dell’esclusione delle province laziali di Latina, Frosinone e Rieti dalla zona speciale delimitata per il Mezzogiorno, e nonostante l’impegno della regione Lazio, ha segnato uno smacco duro per il centrodestra regionale e per quello delle province. Tutto lo schieramento ha accusato il colpo della figuraccia di fronte alle opinioni pubbliche e, soprattutto, al settore imprenditoriale. Ma in particolare Fratelli d’Italia ha tardato a prendere l’iniziativa – per motivi intuibili di strategia nella difesa della bandiera di partito dopo il comizio di Ancona -; Lega e Forza Italia, rispettivamente con Nicola Ottaviani e Claudio Fazzone, hanno dato segni di reazione annunciando possibili emendamenti al disegno di legge che dovrà essere perfezionato da Palazzo Chigi. Ma oggi è stata la volta di Massimo Ruspandini, Paolo Pulciani e Aldo Mattia. I tre deputati meloniani hanno annunciato che sentiranno e approfondiranno “la questione con l’onorevole Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di coesione al fine di valutare gli eventuali margini di successo dell’inserimento del Basso Lazio nella Zes”.

“Valuteremo ogni altro strumento per riequilibrare la situazione fra territori”

“In particolare – spiegano in una nota a firma congiunta Pulciani, Mattia e Ruspandini -, la provincia di Frosinone, già sofferente per la crisi del settore dell’automotive rischierebbe di precipitare in una più pesante crisi economica, acuita dallo squilibrio economico e dal calo di rendimento del sistema produttivo, determinati dal mancato utilizzo delle agevolazioni della Zes (circa 10 miliardi di Euro in totale) di cui già beneficiano le realtà produttive di altre regioni, a cominciare da quelle della vicina Campania e beneficeranno nelle Marche e in Umbria. Il rischio è che si determinino uno squilibrio e un calo di competitività delle aziende ciociare. Da parte nostra,
profonderemo il massimo impegno affinché ciò non accada confrontandoci
apertamente con il Ministro Foti sui parametri economici e finanziari, i progetti di
investimento e le prospettive alla base dell’inserimento nella Zona Economica
Speciale Unica”. I tre parlamentari sottolineano, inoltre, che valuteranno “l’eventualità di adottare ogni altro strumento-intervento governativo finalizzato a compensare e riequilibrare lo sgravio fiscale delle Regioni limitrofe”.

Il consigliere regionale FdI: la presenza di Roma altera gli indicatori complessivi

Anche il consigliere regionale di FdI, Daniele Maura, Vicepresidente Commissione Sviluppo Economico, Industria e Commercio della Regione Lazio, ha diffuso una sua presa di posizione: “Non possiamo permettere che il nostro territorio venga escluso da un’opportunità così rilevante di rilancio economico e attrazione di investimenti. Il rischio è quello di una marginalizzazione che potrebbe compromettere la competitività e la tenuta occupazionale dell’intera area. Capisco perfettamente che le Zone Economiche Speciali rispondano a parametri europei stabiliti su base regionale. Tuttavia, nel caso del Lazio, la presenza di Roma altera significativamente gli indicatori complessivi, mascherando le difficoltà reali delle province. Frosinone, Latina e Rieti non possono essere penalizzate a causa dei numeri della Capitale. Serve una revisione dei criteri da parte dell’UE, che tenga conto delle specificità territoriali e non solo dei dati aggregati regionali. È una battaglia di equità per territori che rischiano l’isolamento economico”. Maura precisa anche di essersi confrontato “con il presidente Rocca, che mi ha confermato di aver discusso il tema sia con la premier Meloni sia con il commissario europeo Fitto. Sono fiducioso che, con l’impegno condiviso delle istituzioni, si possa giungere a una soluzione concreta e tempestiva”.

Daniele Maura, consigliere regionale di FdI durante una riunione di commissione alla Pisana

Pacitti (Noi Moderati): “Adesso urgono opportunità concrete e non promesse”

Secondo Pietro Pacitti, coordinatore provinciale di Noi Moderati, “la Zona Economica Speciale non è un privilegio, ma uno strumento strategico per lo sviluppo dei territori. Per questo, è fondamentale che anche il Lazio venga incluso nella ZES unica del Mezzogiorno. La provincia di Frosinone, cuore industriale e produttivo del Centro Italia, vive da anni una sfida complessa fatta di crisi aziendali, deindustrializzazione, disoccupazione giovanile. Oggi ha bisogno di opportunità concrete, non di promesse”.

Pietro Pacitti, coordinatore provinciale di Noi Moderati
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